Napoli. Due donne a capo del clan che domina la zone del Cavone, alle spalle di Piazza Dante. E’ quanto emerge dalle recenti indagini delle forze dell’ordine. Così come riporta il Roma, a gestire gli affari criminali in una zona importantissima del centro storico di Napoli sono due affiliate, imparentate con il superboss del clan Lepre, Ciro, detto “O Sceriffo”, oggi detenuto e malato da tempo.
Il clan Lepre, dunque, tornerebbe a fare la voce grossa dopo l’indebolimento degli Esposito, che negli anni passati, con l’appoggio dei Festa, avevano preso il controllo del Cavone. Una zona importantissima per i traffici economici della camorra. Chi si aggiudica il controllo di quella fetta di centro storico, infatti, detiene lo spaccio di droga destinato alla movida. Piazza Bellini, piazza Dante, via Costantinopoli. Un giro d’affari milionario.
I Lepre avrebbero fatto leva, sempre come scrive il Roma, anche sull’alleanza militare con i D’Amico di Ponticelli. Negli ultimi anni, fiaccati dagli arresti e dalla faida con i clan rivali, avevano perso terreno e avevano cercato di tornare in auge. Una mazzata dura inferta dalle cosca rivale fu l’uccisione del fratello del boss, Carmine Lepre, trucidato nel 2013. La vendetta è arrivata quest’anno, con l’omicidio del boss emergente, Salvatore Esposito, ritrovato trucidato nel vicoletto delle Nocelle. Ora il clan di “O Sceriffo” ha ripreso possesso del suo territorio. Ma ora a comandare sono due donne.