Maxi piantagione di marijuana nel pescheto, in manette un villaricchese ed un maranese

Scoperta maxi piantagione di marijuana. La Polizia di Stato di Caserta ha proceduto nella mattinata odierna al sequestro di 430 piante di cannabis indica – per peso complessivo di 2 tonnellate – e all’arresto di Angelo Caccipuoti (residente a Villaricca, classe ’59) e Antonio Simeoli (residente a Marano, classe ’73) oltreché alla denuncia in stato di libertà S.L., S.P. e N.R. per il reato di produzione e detenzione di sostanza stupefacente.

Nell’ambito dei servizi di repressione del traffico di stupefacenti, gli uomini del Commissariato di P.S. di Sessa Aurunca hanno scovato nell’area dell’agro sessano, in un appezzamento terriero dell’estensione di circa 10.000 mq. adibito a pescheto, una estesa coltivazione formata da alti arbusti di cannabis indica. All’interno del fondo agricolo, intenti alla sua lavorazione, sono stati rintracciati e fermati Antonio Simeoli e Angelo Cacciapuoti, rispettivamente proprietario e conduttore del fondo, che alla vista dei poliziotti hanno tentato dapprima di nascondersi e successivamente di fuggire.

Nel vasto appezzamento di terreno, gli operatori della Polizia di Stato hanno rinvenuto 430 piante di canapa indica, di altezza variabile tra i due ed i tre metri di altezza, in piena fioritura, per un peso complessivo di oltre due tonnellate ed una valore commerciale di oltre 70.000 euro. Le piante erano poste in coltura su circa 20 filari da 200 metri ognuno, alternate con piante di pesco che ne nascondevano la visione anche dall’alto. Il fondo era irrigato da impianto automatico. Sul posto inoltre sono stati rinvenuti e sequestrati attrezzi ed utensili per la coltura in atto.

Antonio Simeoli e Angelo Cacciapuoti sono stati tratti in arresto per il reato di produzione e detenzione di sostanza stupefacente e condotti presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere. Tutta la sostanza stupefacente è stata espiantata e sequestrata. Inoltre, gli operatori del Commissariato di P.S. Sessa Aurunca hanno denunciato in stato di libertà per lo stesso reato S.L., S.P. e N.R., titolari unitamente a Antonio Simeoli del fondo agricolo interessato dalla coltivazione illegale di cannabis indica.

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