Paola Torrente, la curvy di Miss Italia Keyrà Campania, 22 anni, di Angri (Salerno), si è classificata seconda a Miss Italia, dietro la vincitrice Rachele Risaliti, di Firenze. E’ alta 1 metro e 80, taglia 46, occhi marroni e capelli castani. Ha il diploma del liceo scientifico ed è studentessa universitaria in ingegneria. Aspira a laurearsi prima di tutto, ma vorrebbe anche intraprendere la carriera nel mondo della moda curvy. Paola ha molti interessi, tra i quali la musica e, in particolare, il canto.
Torrente è stata protagonista di una contestazione da parte della mamma della concorrente pugliese Viviana Vogliacco, da lei eliminata nella sfida a due. Anche la Commissione tecnica non aveva apprezzato l’esclusione di Viviana, mentre il conduttore Francesco Facchinetti e la patron del concorso Patrizia Mirigliani avevano sottolineato l’importanza di una conquista come quella dell’abolizione di taglie e misure per definire i canoni della bellezza.
Ma non è l’unica polemica che riguarda la Torrente. Durante la proclamazione, infatti, l’agente della vincitrice Rachele Risaliti era in diretta su facebook. Al momento dell’annuncio sono patite però frasi che fanno discutere, tra cui: “Questa è la prova che gli italiani non vogliono ‘ste cazzo di curvy!”.
C’è ancora molto lavoro da fare per Elisa D’Ospina, che da anni si spende per l’accettazione e la valorizzazione delle donne formose. È palese la delusione da quanto scritto sulla sua pagina Facebook:
“Una bellissima edizione con una squadra molto affiatata. Mi chiedete se sono felice del risultato raggiunto? Beh in parte. Se da un lato abbiamo scritto la storia portando una bellissima donna formosa al secondo posto, dall’altra parte mi ritrovo una Miss che dichiara che sua madre le dice che è fortunata a non avere i fianchi larghi e la stessa madre interviene in diretta dicendo che le curvy dovrebbero gareggiare in una categoria a parte, e un agente del concorso ( Giovanni Rastrelli) che al momento della proclamazione fa una diretta dove “qualcuno” urlando afferma “Questa è la prova che l’Italia non vuole ste CAZZO di curvy”, capite che da stare allegri c’è gran poco. Il problema è l’ignoranza irrecuperabile che c’è in questa società e il danno peggiore è che tutto ciò non arriva da ragazze di 20 anni, ma da adulti.”