Shock nel salernitano, coppia di sorelline “vendute” ai pedofili

Salerno. Il nuovo caso di violenza nei confronti di due sorelline minorenni nel comune di Valle di Daino ha sconcertato la Procura del Tribunale di Lagonegro. Gli accusati sono la madre, il patrigno e il fratellastro, che avrebbero ceduto le piccole a sconosciuti e pensionati, permettendo a questi ultimi di violare la loro innocenza.

Secondo le testimonianze il teatro della vicenda sarebbe uno dei tanti castelli presenti nella zona diventato, per le bambine, da luogo incantato e fiabesco a tunnel degli orrori. A liberarle da questo incubo sono stati i Carabinieri della compagnia di Sala Consiliana che, dopo accurate indagini, sono riusciti ad inchiodare i tre familiari alle loro responsabilità.

Subito dopo aver avuto la certezza delle vicende accadute le due sorelle sono state allontanate dalla famiglia. Una delle due è stata accolta da un’altra famiglia in un comune di Vallo di Diano, l’altra si trova, invece, in una struttura protetta a Salerno.

Inoltre, dopo alcuni approfondimenti, i Carabinieri hanno scoperto che una delle sorelle avrebbe subito abusi unicamente dal fratellastro, mentre l’altra era “venduta” ad altre persone, uomini stranieri ed italiani che rischiano una condanna di 6 anni di carcere.

 

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