Il killer pentito dei Casalesi Oreste Spagnuolo è stato intervistato dalla “iena” Giulio Golia. L’intervista è andata in onda questa sera nel programma di Italia 1.
L’ex fedelissimo del boss Giuseppe Setola ha ripercorso gli inizi della sua carriera criminale e la ferocia del gruppo di fuoco casalese che realizzò anche la strage degli immigrati di Castel Volturno. Una banda che ha terrorizzato per anni la Domitiana ed il litorale.
Ben 21 gli omicidi a cui avrebbe preso parte Oreste Spagnuolo, – oggi collaboratore di giustizia che vive in località protetta- tra cui anche l’omicidio di Raffaele Granata al lido Lido “La Fiorente” di Varcaturo. L’imprenditore (padre dell’ex Sindaco di Calvizzano) fu ucciso dopo il rifiuto, avvenuto il giorno prima dell’agguato, da parte di uno dei figli (Massimo) alla richiesta estorsiva. Dopo quel ‘no’ il boss decise dunque che l’uomo doveva essere ammazzato ma i killer (Spagnuolo era accompagnato dall’alto sicario Giovanni Letizia) trovarono però il padre e lo trucidarono senza pietà. L’agguato avvenne l’11 luglio 2008.
Nella puntata delle “Iene” sono stati intervistati anche i figli di Granata che hanno ricordato il dolore ma hanno inviatato ad avere fiducia nelle istituzioni ed a denunciare sempre. Il killer pentito ha detto che ha sempre ucciso con freddezza e non ha mai avuto rimpianti o incubi notturni. Quando ha parlato del titolare del lido di Varcaturo si è però commosso ed ha trattenuto le lacrime. “Per gli altri non ci penso, ma per Granata mi dispiace. La vittima non doveva essere lui. Quella notte ho pensato: la moglie ha avuto il marito vicino per 40-50, stanotte non più. Perché? Per un capriccio di Setola. Io non ho parole per giustificare questa cosa, non esistono. Anche se ora è inutile chiedere scusa perché mi rendo ridicolo e mi sento una merda. Se potessi tornare indietro, tornareina quel giorno”, ha detto l’ex affiliato alla camorra casalese.
Il collaboratore di giustizia ha poi accusato ancora una volta uno dei figli di essere andato pochi giorni dopo l’omicidio dal clan per pagare. Circostanza mai dimostrata però dai processi e respinta di nuovo dalla famiglia.
L’intervista completa qui:
https://www.mediasetplay.mediaset.it/video/leiene/golia-il-killer-dei-casalesi_FAFU000000651016