In questi giorni agli onori della cronaca c’è Ciro Esposito, il ragazzo sparato dagli ultras della Roma che lotta tra la vita e la morte ma non è il solo ferito degli scontri. C’è anche Gennaro Fioretti, un 32enne di Mugnano, ferito da due proiettili vaganti, uno al braccio destro ed uno alla mano sinistra. Gli scontri dovuti all’agguato di De Santis e dei suoi soci hanno sfiorato la tragedia e pare che solo il malfunzionamento dell’arma del tifoso della Roma abbia salvato i presenti da una strage vista la natura della pistola del capo ultrà, una semiautomatica calibro 7.76. L’uomo lavora a Mugnano nella ditta di lavori in cartongesso con suo padre. Anche Gennaro, come Ciro, è piantonato dalla polizia giudiziaria che aveva convalidato il suo arresto con l’accusa di rissa ma ieri sera è arrivato il contrordine e la famiglia può tornare a vedere il proprio figlio che è ancora in un letto d’ospedale e rischia la paralisi. È il tifoso più grave dopo Esposito e sua madre, a differenza di quella di Ciro, a Repubblica dice che non ce la fa a perdonare chi ha tentato di uccidere il proprio figlio mentre il padre parla delle condizioni e dice che è vigile ma ha ancora una pallottola ficcata nel braccio, il mignolo fratturato e non sente più le gambe, da qui il forte rischio di paralisi.