Abusivismo edilizio e abuso in atto d’ufficio, con l’aggravante di aver favorito il clan Mallardo. Accuse pesantissime per l’ex sindaco Giovanni Pianese. Per lui e per altre quattro persone la prima udienza, fissata dal Gup Claudia Picciotti, si svolgerà il prossimo 16 giugno presso la Procura di Napoli Nord. Gli imputati, in concorso tra loro, sono accusati di difformità di atti relative alla ristrutturazione di uno stabile in via Cacciapuoti, vicoletto adiacente al palazzo comunale.
Per il palazzetto avrebbero dovuto svolgersi solo lavori di manutenzione invece, secondo l’accusa, si sono svolte ristrutturazioni ed ampliamenti, in una zona dove non era possibile effettuare praticamente nulla. Si sarebbe proceduto poi all’istruzione della D.i.a del 2005 nonostante fosse improcedibile perché si trattava di una pratica incompleta, realizzando così di fatto una falsa rappresentazione di luoghi nella dichiarazione stessa e nelle relazioni tecniche allegate. Tutta questa vicenda, secondo il Pm avrebbe procurato all’ex sindaco un ingiusto vantaggio patrimoniale. I fatti, si legge nel decreto di rinvio a giudizio: “sono commessi al fine di agevolare l’attività di associazione mafiosa esercitata dal clan Mallardo”.
L’ex primo cittadino ha espresso rammarico: “Andremo nel merito nella prossima udienza – ha commentato – Confido nella giustizia”. Un anno fa arrivarono gli avvisi di garanzia per questa vicenda. Dopo un anno la richiesta di rinvio a giudizio.
Tra le prove addotte oltre ai documenti anche le diverse le testimonianze. Innanzitutto quelle di Giuliano Pirozzi, Salvatore Izzo, e Gaetano Vassallo. Agli atti anche alcune intercettazioni ambientali carpite all’interno dell’agenzia assicurativa di Feliciano Mallardo in via San Vito.