Leonard Cohen, da Suzanne ad Hallelujah e Master Song. Le sue canzoni

Leonard Cohen è morto, ma le sue canzoni – da Suzanne ad Hallelujah, passando per Master Song, Marianne, You want it Darker – resteranno immortali e tutti potranno ascoltarle. In basso ve ne proponiamo un assaggio.

Biografia. Leonard Cohen è nato a Montréal nel 1934. Cresciuto nel quartiere di Westmount, si iscrive all’università a Montréal; il periodo universitario vede i suoi inizi nella poesia. La sua prima raccolta vede la luce nel 1956, con il titolo di Let Us Compare Mythologies. Il primo disco da cantautore, Songs of Leonard Cohen del 1967, non ottenne un gran successo, per via dei temi trattati: erano gli anni della spensieratezza hippy e un disco su suicidio e morte andava controcorrente. Per questo motivo molte recensioni dell’epoca stroncarono l’album, ritenendolo troppo triste e depresso. Il secondo disco Songs from a Room esce nel 1969 e ne decreta il successo in hit-parade: in Canada arriva decimo, mentre in Inghilterra al secondo posto. Questo album propone canzoni che sono divenute pietre miliari, come la bellissima Seems so long ago, Nancy o la celeberrima Bird on the Wire.

Con il terzo disco, Cohen entra nell’olimpo dei cantautori. Songs of Love and Hate viene definito uno dei migliori dischi dell’anno Seguirà una raccolta di canzoni live, Live Songs e nel 1974, il quarto disco in studio, New Skin for the Old Ceremony. Con il disco del 1977, Death of a Ladies’ Man, arrangiato con la collaborazione di Phil Spector, Cohen inizia a utilizzare un suono più pieno e meno acustico, prediligendo molti strumenti piuttosto che la sola chitarra classica. Al disco parteciperanno altri musicisti, tra i quali compare anche Bob Dylan.

Segue Recent Songs nel 1979, dove l’artista ritorna a un sound folk più simile agli esordi e nel 1984, Various Positions, un album folk rock, dal sound sperimentale, tra l’altro non gradito ai fan e alla critica che lo bollarono come non pienamente riuscito, seppur contenent la sua hit più celebre, Halleluja, canzone manifesto, una delle ballate più famose al mondo. Nel 1988 è la volta di I’m Your Man, disco nel quale Leonard abbandona la chitarra per passare alla tastiera.

Nel 1992 esce The Future, che si aggiudica il doppio disco di platino in Canada e il disco d’argento in UK. Nel 1994 esce il secondo disco dal vivo, Cohen Live, e nel 1997 la seconda raccolta di successi More Best of Leonard Cohen. Nel 2001 esce il live registrato durante il tour del 1979 (Field Commander Cohen: Tour of 1979) e un nuovo disco di inediti, Ten New Songs. Il 2002 è l’anno di uscita di The Essential Leonard Cohen altra raccolta di successi, dopo quella del 1989. In seguito ad altri due anni di attesa Cohen pubblica un disco di inediti da studio Dear Heather, scritto con la sua corista storica Sharon Robinson. Il disco ottenne ottimo successo di pubblico, ma altalenanti risultati per quanto concerne la criticaSeguonoo ben tre album live, tra cui Live at the Isle of Wight che riprende il vecchio concerto del 1970 all’Isola di Wight e Live in London. Il 30 gennaio 2012 è stato pubblicato Old Ideas, che ha seguito Songs from the Road (dal vivo) del 2010.

Il 22 settembre 2014 esce Popular Problems, tredicesimo album in studio contenente nove brani inediti.Dal 19 agosto dello stesso anno, viene pubblicato sulle maggiori piattaforme di streaming il brano Almost Like the Blues. Leonard Cohen ha due figli, Adam (anch’egli cantautore) e Lorca, entrambi avuti da una relazione con l’artista Suzanne Elrod. Ha avuto anche una lunga relazione sentimentale con l’attrice Rebecca De Mornay. Leonard Cohen è morto nella notte tra il 10 e l’11 novembre 2016. Una morte relativa, come ogni morte che avviene nel mondo dell’arte. Cohen vive in Suzanne, Hallelujah, Master Song, Marianne e in tante altre canzoni.

Discografia

Album in studio

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