Ibernazione, criogenesi, vita post-mortem, criopreservazione. La ragazza ibernata a Londra sta facendo discutere mezzo mondo sulle possibilità e le potenzialità di questa tecnica tirando fuori tanti termini che prima sembravano confinati nei romanzi di fantascienza.
La storia della ragazza ibernata. Tutto parte dall’Inghilterra, dalla storia di una 14 anni malata terminale di cancro che ha ottenuto dai giudici che il suo corpo fosse conservato e ibernato nella speranza di essere un giorno “risvegliata” e guarita con nuove cure. Ma si è trattato di una battaglia legale senza precedenti in Gran Bretagna: il verdetto, emesso poco prima del decesso della ragazza a ottobre, è stato reso pubblico ora dopo che il corpo, portato negli Usa, è stato congelato tramite “criogenesi”.
L’ibernazione post-mortem della ragazza è stata autorizzata in via definitiva da un giudice dell’Alta Corte di Londra col consenso della madre e contro il volere del padre. La 14enne ibernata, colpita da una forma rara di cancro, viveva con la famiglia nell’area metropolitana della capitale britannica.
Cos’è la criogenesi detta anche ibernazione? Come riporta anche Wikipedia, l’ibernazione è una condizione biologica in cui le funzioni vitali sono ridotte al minimo, il battito cardiaco e la respirazione rallentano, il metabolismo si riduce e la temperatura corporea si abbassa. Su queste basi è nato il concetto di crioconservazione, ovvero l’ibernazione di un corpo umano prima della morte celebrale al fine di “scongelarlo” in un secondo momento. Un sogno per tutti coloro che soffrono di una grave malattia e che potrebbero così aspettare, senza invecchiare/morire, una cura futura.
La protagonista di questa vicenda aveva scritto lei stessa al giudice prima di morire una lettera nella quale, riferisce ancora la Bbc, auspicava di poter “vivere più a lungo” in futuro e chiedeva di “non essere sotterrata”. Spiegava di aver approfondito alcune teorie sulla “crioconservazione” su Internet e di sperare che attraverso questa tecnica le potesse essere data “la chance di essere curata e risvegliata, magari fra qualche centinaio di anni”.
Costo. Ma quanto costa l’ibernazione? Inglesi e tedeschi sono grandi fan dell’ibernazione, ma il fenomeno si sta diffondendo piano piano anche in Italia, dove già una decina di persone hanno affidato la propria vita (o la propria morte?) a queste società, che per il trattamento di conservazione chiedono dai 28mila ai 150mila euro.
Alcor. L’Alcor è l’organizzazione mondiale col più alto numero di iscritti e “pazienti” al mondo che confida molto nelle tecniche di ibernazione e nella possibilità che un domani la tecnologia consenta di risvegliare le persone “congelate” in questa specie di letargo. Il sito ufficiale dell’organismo è qui: ALCOR.