Qualiano, associazione a delinquere ed estorsioni: 19 arresti nel clan De Rosa

Nella mattinata odierna i carabinieri della compagnia di Giugliano hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il tribunale di Napoli su richiesta della direzione distrettuale antimafia nei confronti di 19 indagati, di cui 7 detenuti in carcere ed uno agli arresti domiciliari, appartenenti al clan De Rosa, operante nel territorio di Qualiano, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione camorristica, cessione di sostanze stupefacenti, porto e detenzione di armi, estorsione e illecita concorrenza con violenza e minaccia.

Le indagini, che si sono alimentate anche delle dichiarazioni di alcune vittime di estorsioni, hanno consentito di definire compiutamente all’interno del sodalizio camorristico i ruoli di ciascuno degli indagati, tra i quali figurano 3 donne, attive sia nella diretta gestione delle attività illecite, sia nel veicolare informazioni ai propri congiunti detenuti; di documentare l’attività estorsiva posta in essere dal gruppo criminale in danno di tre noleggiatori di video poker, costretti ad installare le apparecchiature di una determinata società e a versare la metà dei relativi introiti nelle casse del clan e di alcuni titolari di attività commerciali ai quali era imposto l’acquisto di gadget natalizi. Sono stati tratti in arresto, nel corso delle investigazioni, due degli indagati, ai quali sono stati sequestrati oltre cinquanta dosi di hashish e cocaina.

Si tratta di un ulteriore significativo momento dell’azione di contrasto che questo ufficio ha svolto negli ultimi anni nei confronti delle cosche camorristiche operanti a Qualiano, territorio dove per lungo tempo vi sono stati scontri sanguinosi tra gruppi rivali per la conquista dell’egemonia malavitosa. Tale azione, anche per effetto di importanti scelte di collaborazione con la giustizia, ha consentito un particolare di disarticolare il clan dei De Fosa, attivissimo nel settore delle estorsioni ai commercianti e agli imprenditori locali.

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Ecco tutti i nomi degli indagati

AMIDEO Vincenza
BARRETTA Salvatore,  alias  “Totore e Cannetiello – Mandingo”attualmente detenuto presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere;
BOVE Giuseppe,
CERQUA Natale, attualmente detenuto presso la Casa Circondariale Ugo Caridi di Catanzaro ;
CUBEDDO Stefania,
D’AGOSTINO Gianluca, attualmente detenuto presso il Centro penitenziario di Napoli Secondigliano;
D’ALTERIO Carlo, alias “Capigliott”;
DANIELE Raffaele, alias Barabba
DAVID Barbara,
DI MARINO Salvatore, attualmente detenuto presso la casa Circondariale di Lanciano;
DI PALMA Salvatore, attualmente detenuto presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale ;
IACOLARE Vincenzo
LAMBERTI Giovanni,
LISENNI Antonio, alias “ culacchione” ;
MANCINI Luigi, alias “Cioccolata”;
MARESCA Emanuele,
MARESCA Pasquale,  alias “ Linuccio” alias “ O Luong – ragazzo”;
MARTINO Vincenzo,
MASCOLO Giuseppe, alias “Peppe o Tappezzier”;
MENNA Giancarlo  attualmente detenuto presso la Casa Circondariale di napoli Poggioreale;
PEPERUSSO Maximiliano,
QUARANTA Giuliano,  alias “CAP E ZOGN”, attualmente detenuto presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere;
RUSSO Pasquale, alias “ Pasqual e Cucchiteillo” , attualmente detenuto presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale;
SCOGNAMIGLIO Anna,
SIGILLO Salvatore,  alias “Totore dei telefonini”, attualmente detenuto presso Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere ;
STRANO Alessandro

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