Dopo Neymar anche Eto’o, all’epoca dei fatti attaccante del Barcellona, finisce nell’occhio del ciclone in Spagna per una inchiesta del fisco. Secondo il quotidiano iberico El Pais, il giocatore, tra i protagonisti del triplete interista, rischierebbe dieci anni e mezzo di carcere e 14 milioni di euro di multa per frode fiscale: questa la richiesta rivolta a camerunese Samuel Eto’o e al suo ex procuratore Josep Maria Mesalles.
In base alle indiscrezioni del più diffuso giornale spagnolo, l’ex stella del Barcellona avrebbe evaso tasse per 3,5 milioni di euro tra il 2006 e il 2009 quando ancora giocava nel club blaugrana. Sotto indagine anche la gestione dei diritti d’immagine di Eto’o per mancati versamenti al fisco: l’attaccante, che riceveva dalla Puma tra i 1,5 e i 3 milioni di euro a stagione, riusciva ad evitare le imposte simulando la cessione dei diritti a due società create ad hoc: la spagnola Bulte 2002 e l’ungherese Tradesport. Da parte sua, Eto’o si difende dando la colpa all’ex procuratore Mesalles.