Referendum, le reazioni politiche del giorno dopo la vittoria del No

Napoli. E’ questo il momento della riflessione, dell’analisi del voto. Soprattutto per i democratici che il giorno dopo la sconfitta dovranno fare i conti con un partito dilaniato che domani si riunirà nella direzione nazionale. Tra i parlamentari dell’area nord per Michela Rostan che nelle ultime settimane ha intensificato gli incontri sui territori secondo cui è giusto “ascoltare le ragioni di un verdetto così limpido: e queste ragioni stanno tutte dentro le enormi difficoltà che il nostro Paese vive, nonostante gli sforzi ed i risultati del governo. Prima che guardare al proprio interno, per il PD questo è il momento di guardare al Paese con responsabilità e spirito di servizio: in campo non c’è il futuro di un partito, ma il destino dell’Italia”.

A festeggiare oggi sono invece sopratutto i 5 stelle. Per Salvatore Micillo la vittoria di ieri “è una grande soddisfazione perché si è parlato di costituzione nelle piazze nonostante i toni accesi”. Sulla campagna appena conclusasi e su cosa accadrà nei prossimi giorni Micillo dice che “E’ importante andare al voto prima possibile anche perché questo voto ha messo unbsieme forze che poco hanno in comune”. Per quel che riguarda l’area nord secondo il deputato 5 stelle “A Giugliano il movimento è stato molto presente: abbiamo portato Imposimato, esponenti locali e fatto gazebo costantemente. Non abbiamo mai detto che lui sarebbe dovuto andare a casa, se qualche volta lo abbiamo fatto è stato solo dopo aver ricevuto accuse”.

A commentare anche il presidente De Luca. “Va dato atto a Matteo Renzi di aver compiuto un gesto di grande dignità e coerenza, assumendosi tutte le responsabilità e rimettendo il suo mandato. Nel Sud, è emerso un malessere sociale, cui si dovrà rispondere con un vero e proprio piano per il lavoro a breve. Infine, ha pesato l’argomento della “difesa della Costituzione”, del tutto forzato, ma rimasto comunque sullo sfondo sempre. Questa esigenza di modernizzazione e semplificazione delle istituzioni, l’esigenza di superamento della palude burocratica che ferma e paralizza ogni slancio vitale, rimane in tutta la sua portata, soprattutto in relazione al mondo delle imprese. Siamo certi che la saggezza e l’equilibrio del Presidente Mattarella aiuteranno l’Italia ad affrontare e superare i grandi problemi e le incertezze, che questa fase politica pone davanti al Paese”.

Da Forza Italia Armando Cesaro chiede invece dopo le dimissioni di Renzi anche quelle di De Luca. Al termine della campagna e nel momento di analisi del voto si può dire certo dire che il partito democratico giuglianese si è tenuto ai margini della partita referendaria. L’unico evento è stato il confronto Caldoro-Poletti, né gazebo informativi né iniziative a riguardo. Tanto che pur essendo il primo partito alle ultime elezioni amministrative a Giugliano il sì ha raccolto appena il 25%.

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