Caserta. Nell’ambito di un’articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri della Stazione di Santa Maria Capua Vetere hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’Ufficio GIP presso il Tribunale di Napoli, nei confronti di DEL GAUDIO Tommaso cl. ’69, gravemente indiziato di estorsione continuata aggravata dal metodo mafioso.
L’attivita investigativa, avviata nel mese di aprile del 2016 e gia pasta a fondamento di un provvedimento di Fermo operato nel mese di giugno scorso, mediante riscontri a dichiarazioni delle vittime e dei c.d.g., ha permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine a diversi episodi estorsivi perpetrati, nell’arco temporale aprile – maggio 2016, dal DEL GAUDIO Tommaso in danno della DHI Spa “Di Nardi Holding Industrial” con sede in Pastorano (CE), aggiudicataria del servizio di raccolta rifiuti per il Comune di Santa Maria Capua Vetere ed altri comuni della Provincia di Caserta. In particolare, le attivita d’indagine hanno consentito di acclarare come DEL GAUDIO Tommaso detto “Masino”, soggetto appartenente alla famiglia dei “Bellagio”, contigua al ” Clan dei Casalesi” si sia reso autore di diverse richieste estorsive nei confronti della ditta DHI, approfittando del suo incarico di responsabile di cantiere.
In particolare e stato riscontrato che ii DEL GAUDIO, unitamente ad altro complice, pretendeva che gli venisse corrisposta dal datore di lavoro la somma di 6.000 euro mensili, non corrispondenti a quella di inquadramento professionale, prospettando in caso contrario, di intervenire presso i dipendenti della DHI per costringerli ad astenersi dal servizio.
Il provvedimento, infatti, tra origine da un episodio di agitazione dei dipendenti della citata ditta avvenuto il 16 aprile del 2016 nel cantiere di Santa Maria Capua Vetere allorquando il servizio di raccolta dei rifiuti venne illegittimamente interrotto per circa 24 ore. II GIP, sulla base degli ulteriori elementi raccolti e condividendo in pieno l’impianto accusatorio ha disposto per DEL GAUDIO Tommaso la custodia cautelare in carcere ritenendo integrata l’aggravante di cui all’ art. 7 legge 203/91 in quanto le condotte estorsive erano da lui state realizzate mediante ii “metodo mafioso” derivante dalla sua appartenenza alla famiglia camorristica dei “Bellagio” collegata al “Clan dei Casalesi”.