Blue Monday 2017, 16 gennaio il giorno più triste dell’anno. Ecco perché

Gli inglesi lo chiamano Blue Monday. Il giorno più triste dell’anno. Quest’anno cade Il 16 gennaio 2017, cioè il terzo lunedì di ogni gennaio.

Storia e significato. Ma perché il Blue Monday è il giorno più triste? E perché proprio il terzo lunedì del primo mese? A istituire questo strano giorno, così come riporta Wikipedia, è stato lo psicologo Cliff Arnall, dell’Università di Cardiff, esattamente nel 2000: secondo la ricerca il Blue Monday per eccellenza cade in questo periodo ed è testimoniato da un’equazione che combina una serie di elementi, tra i quali l’andamento del PIL, meteo e cali motivazionali post festività natalizie.

Insomma, bufala o meno, pare che, secondo alcuni scienziati, il picco di maggiore tristezza nei paesi occidentali venga raggiunto proprio il terzo lunedì dell’anno. Una credenza ormai radicata nell’immaginario collettivo. E a determinare questo calo generale del morale delle persone tante cose: le grandi spese fatte durante il periodo delle feste (con annessi sensi di colpa), la mancanza di soldi, il pieno della stagione invernale la presa d’atto dell’inizio di un nuovo anno dopo i furori natalizi. Un mix di fattori che rende il 16 gennaio di quest’anno il Blue Monday da superare al più presto.

Il tema è preso molto sul serio in Inghilterra. Tanto che, nei paesi anglosassoni, il terzo lunedì di gennaio è quello durante il quale si registrano le maggiori assenze dal posto di lavoro. Chissà se l’equazione calcoltata da Cliff Arnall sia valida anche per i paesi mediterranei, dove di solito il clima è più clemente e lo stato d’animo più acceso. Certo è che, a guardare questo tempo grigio e nevoso, un po’ di magone e di malinconia blue viene anche a tanti italiani.

L’equazione di Cliff Arnall

\frac{(C \times R \times ZZ)}{((Tt + D) \times St)} + (P \times Pr)>400

Dove W sta per weather (tempo meterelogico), D per debito, d salario mensile, T tempo da Natale, Q per tempo in cui abbiamo preso i propositi per l’anno nuovo, M per i livelli motivazionali low motivational levels, ed N per la sensazione di dover prendere una decisione.

 

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