Racket al cimitero di Sant’Anastasia. Nell’ambito di un’attività d’indagine ben più ampia, la Polizia di Stato ha arrestato 3 persone, tutte responsabili, in concorso tra loro ed altri soggetti da identificare, del reato di estorsione.
Gli agenti del Commissariato di Polizia “Ponticelli”, infatti, hanno scoperto che un gruppo di persone, che avevano in animo di formare un vero e proprio sodalizio criminale, stavano taglieggiando, una ditta impegnata nei lavori di ampliamento dell’area cimiteriale nel Comune di Sant’Anastasia.
I poliziotti, con non poche difficoltà, sono riusciti ad abbattere il muro di silenzio che si era creato, in quanto non vi erano denunce che attestavano la veridicità delle indagini condotte. Alcune persone, presentandosi a nome dei detenuti di Sant’Anastasia, infatti, avevano avanzato la richiesta della somma di €.1.500,00.
Nel corso delle indagini, iniziate nel settembre 2016, corroborate da servizi di osservazione e dall’acquisizione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza, gli agenti hanno identificato Sabato Ambrosi, 34enne, Ciro Piccolo, di anni 32 anni e Damiano Romano di 41 anni, tutti residenti a Sant’Anastasia.
Il G.I.P. della Procura della Repubblica, presso il Tribunale di Napoli, grazie al certosino lavoro svolto dagli agenti del Commissariato di Polizia Ponticelli, ha emesso un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere che, stamane, è stata eseguita dai poliziotti.
D’Ambrosi e Piccolo, sono stati condotti all’Istituto penitenziario di Secondigliano, essendo gravati dall’imputazione nell’aver agito con il metodo mafioso.
A Romano, essendo già detenuto alla Casa Circondariale di Poggioreale, in quanto responsabile di altra estorsione, nonché del reato di porto abusivo di arma, l’ordinanza è stata notificata in carcere.