“I sottoscritti consiglieri, alla luce di quanto accaduto la scorsa settimana all’esterno della casa comunale, e agli screzi che ne sono derivati, auspicano che il sindaco Angelo Liccardo avverta le necessità di porgere le proprie scuse ai rappresentanti del civico consesso oggetto delle sue offese”. La firma in calce a queste poche righe – arrivate all’indirizzo mail del nostro portale e che sembrano destinate a lasciare il segno – è stata apposta dai consiglieri di maggioranza Dino Pellecchia, Salvatore De Stefano, Marco Tagliaferri e Angela Di Guida. Poche righe in cui si fa riferimento a screzi, offese, a un diverbio dai toni accesissimi e senza precedenti che, secondo gli scriventi, si sarebbe consumato la scorsa settimana all’esterno del municipio.
L’antefatto e la querelle. Giovedì scorso la consegna di un documento al Comune (numero protocollo 0011804), a firma dei consiglieri Di Guida, De Stefano, Pellecchia, Astarita, Tagliaferri, Granata e Alfiero, attraverso il quale i sette rappresentanti del Consiglio comunale invitavano il primo cittadino a rivedere l’attuale assetto di giunta, auspicando un coinvolgimento degli stessi nelle scelte di indirizzo relative al bilancio previsionale dell’esercizio 2014. Un documento anticipato da un ulteriore atto formale del consigliere Salvatore De Stefano, che poco prima prima della consegna del documento aveva protocollato – per “sopraggiunti impegni personali” – le sue dimissioni da capogruppo di Forza Italia.
La riunione infuocata. Poche ore dopo si sarebbe consumato anche lo scontro con il primo cittadino che, secondo il racconto dei protagonisti, avrebbe assunto contorni e proporzioni “inspiegabili e del tutto immotivate”. I firmatari del documento avrebbero incontrato Liccardo a una riunione di maggioranza, una delle tante che si svolgono con cadenza settimanale. Al summit non sarebbero stati presenti tutti i consiglieri: all’appello sarebbero mancati infatti i consiglieri più vicini al primo cittadino. La circostanza avrebbe alimentato il primo di una serie pungente di botta e risposta. Si sarebbe discusso della qualità dell’attuale squadra di governo, della necessità – secondo i consiglieri Di Guida, Pellecchia, De Stefano e Tagliaferri – di dare vita a un turn over, ma soprattutto di sbloccare una situazione amministrativa che gli stessi rappresentanti della maggioranza non esitano a definire di “immobilismo”. Si sarebbe inoltre dibattuto sull’operato di alcuni dirigenti e funzionari. Il livello dello scontro, a questo punto, si sarebbe ulteriormente alzato e sarebbero volate parole grosse tra tre dei quattro consiglieri e il primo cittadino. La diatriba si sarebbe trascinata finanche nell’area antistante al municipio, nei pressi del parcheggio, dove – secondo quanto riferito da Tagliaferri, De Stefano, Di Guida e Pellecchia – il sindaco avrebbe proferito espressioni “altamente lesive dell’onorabilità dei consiglieri”. Frasi “irripetibili” e atteggiamenti “inusitati”, “sproporzionati”, che hanno indotto i quattro consiglieri di maggioranza a richiedere le scuse del sindaco. Primo cittadino al quale daremo naturalmente spazio se vorrà fornirci la sua versione dei fatti e replicare alle affermazioni dei consiglieri in questione.
Marano, scontro consiglieri-sindaco: volano parole grosse. “Il sindaco chieda scusa”