Dolore e sconcerto per la morte di Gessica Ginai e degli altri 3 ragazzi tragicamente scomparsi nell’incidente avvenuto ieri notte a Guidonia. A perdere la vita 4 amici (Federico Baldi e Riccardo Murdaca, e due ragazze, Jessica e Ambra Shaliani, entrambe di origini albanesi).
Il dolore del papà. “Perché Dio mio non hai preso me invece di mia figlia? – si chiede il padre di Gjesika – lei era la ragazza migliore del mondo. Qual è il mio Dio in cui credo e che ora mi ha tolto tutto?». Papà Vangjel (Vangelo) Gjinaj parla della radice cattolica del suo nome, piange a dirotto, non si dà pace, stringe il foglio del verbale appena firmato in polizia.
La storia. Il papà della ragazza fa l’autotrasportatore. Vent’anni fa venne in Italia per lavorare dall’Albania. Da allora tanto lavoro e tanti chilometri macinati in lungo e in largo per l’Italia per dare un futuro alle figlie. Anni di sacrifici che avevano portato la famiglia Ginai a costruirsi un presente e anche un futuro nel nostro Paese. Accanto, mentre parla, l’uomo ha la moglie: la donna ha il volto teso, segnato dal dolore, la donna non ha la forza per parlare.
Le ultime parole. “Proprio l’altra sera Gjesika mi aveva detto che avrebbe voluto iscriversi all’Università – dice il papà – Ma non era sicura perché diceva che ci volevano tanti soldi. Ma io avrei fatto di tutto per lei, le ho risposto di non preoccuparsi, che ci avrei pensato io, ero così orgoglioso di lei”.