“Mi manda Pinuccio o’ Toro” con queste parole il gruppo legato al reggente di Qualiano, Andrea Sorrentino, Francesco Felaco e Alfonso Russo si presentava ai commercianti di Qualiano. Ad essere colpiti soprattutto le grandi aziende e i costruttori. Le imposizioni andavano dai 2mila ai 7mila euro. A decidere come e a chi imporre era sempre lui Giuseppe Strino, cognato di Patrizio Picardi (hanno sposato due sorelle) che ha preso il potere dopo l’arresto del reggente boss. Pinuccio era temuto, temutissimo. Se si presentavano i suoi gregari a richiedere il pizzo e i commercianti si rifiutavano, interveniva lui. E quando interveniva Pinuccio nessuno sapeva e poteva dirigi di no. Un violento, braccio armato di Peppe Dell’Aquila, O’ Toro era riuscito ad organizzare una capillare rete di estorsioni sul vicino Comune.
Ai costruttori imponeva il 4% ad una concessionaria di auto della circonvallazione era riuscito ad estorcere addirittura 7.500 euro. Sul titolare della concessionaria dirà: “I che can e pecora”. Il venditore però, interrogato, ha sempre negato di aver ricevuto richieste estorsive.
“Ad un costruttore di Qualiano che stava effettuando dei lavori di ristrutturazione così si rivolge: ù2Tu ti chiami Peppe come me, non sai come funziona? Noi ci prendiamo il 4% ma essendo il lavoro tuo ci fai un regalo per i carcerati: ora a Qualiano ci stiamo noi Giuglianesi”.
Alfonso Russo, invece, fa sapere al figlio di uno delle vittime che “La tangente che versa ogni 27 del mese ai qualianesi per il distributore di benzina, ora la deve versar ai giuglianesi perché sono subentrati loro e che i soldi bisogna consegnarli ad un personaggio chiamato “o toro” di Giugliano”.
Dall’ordinanza si evince poi l’ossessione che tutti i gregari hanno per il pentito Giuliano Pirozzi. Nell’ordinanza infatti si legge: “Si interrompe la musica e si comincia a sentire la fonia di un interrogatorio del collaboratore di giustizia Pirozzi che aveva ricevuto da qualche altro affiliato che ne aveva chiesto copia. Strino dopo aver ascoltato una parte dell’interrogatorio spegne lo stereo in quanto è arrivato a casa e proferisce tali parola a carico di Pirozzi “Ammazzati”. Strino era controllato con impianti Gps e microspie che le forze dell’ordine avevano posizionato nella sua auto.
Ore 8.28 I carabinieri hanno arrestato 4 persone tra cui Pinuccio o’ Toro. Gli arrestati compivano estorsioni ad alcune aziende di Qualiano.
I quattro erano attivi nella zona del Selcione di Giugliano, Strino Giuseppe è originario proprio di quel quartiere. Gli investigatori lo definiscono uno degli elementi di spicco del Clan e alcuni pentiti lo ricordano come uno che non ama farsi vedere. Tenuto molto in conto dalle figure apicali dei Mallardo. Già precedenti indagini lo avevano coinvolto sempre per estorsioni.
Negli ultimi tempi, però, stava espandendo le sua attività criminali nella zona di Qualiano, in particolare imponendo pizzo ed estorsioni. All’arrivo dei carabinieri non ha opposto resistenza all’arresto.
Strino è stato arrestato con altri tre criminali tutti accusati di estorsione con metodo mafioso. Andrea Sorrentino, Francesco Felaco e Alfonso Russo. Erano proprio questi tre gli incaricati a riscuotere il pizzo a Qualiano. Strino forte della disarticolazione dei clan locali e essendo uno dei pochi boss dei Mallardo rimasto in libertà stava cercando di espandere il suo raggio d’azione e conquistare la città un tempo taglieggiata da O’ Mussuto ma i carabinieri diretti da Capitano Piroddi e dal Tenente Marco Dal Bello hanno per ora bloccato il suo disegno criminale grazie ad una serrata attività di indagine.