La Valanga, Rigopiano sarà un film: insorgono i parenti delle vittime

Ne faranno un film. A meno di un mese dalla tragedia dell’Hotel Rigopiano che ha choccato tutta l’Italia, Pietro Valsecchi, amministratore delegato di Taodue (Distretto di Polizia, Checco Zalone), ha annunciato la realizzazione di una miniserie Tv di quattro puntate da 50 minuti dal titolo inequivocabile “La Valanga“.

Le riprese, si apprende dal comunicato, inizieranno a settembre, mentre le puntate andranno in onda a gennaio 2018, a un anno esatto dalla tragedia che ha sconvolto l’Italia. Una tragedia che diventerà fiction d’intrattenimento, ma che forse è ancora troppo “fresca” per poter essere trasposta in un’opera filmica.

L’indignazione corre sul web e già arrivano le prime reazioni da parte dei parenti delle 29 vittime decedute sotto le macerie dell’Hotel Rigopiano. La famiglia di Stefano Feniello, il giovane originario di Valva in provincia di Salerno, morto a soli 28 anni sotto quella valanga di neve, è scioccata. Attraverso il loro legale, l’avvocato Camillo Graziano, fanno sapere di non approvare il progetto e chiariscono di non essere mai stati interpellati da nessuno né di aver mai collaborato alla scrittura della sceneggiatura. Nessuno tra i familiari e i superstiti di quel dramma, afferma il legale, ha collaborato.

Quello che più indigna la famiglia è la tempistica. Quei morti sono stati appena sepolti, soltanto un mese fa abbiamo celebrato i funerali. Le indagini sono appena iniziate per accertare i fatti e le eventuali responsabilità. E intanto qualcuno ha già scritto un copione, si sta facendo il casting e a settembre si comincia a girare. La prima puntata? Gennaio 2018.

Il produttore si difende dicendo che la sua intenzione è di mantenere vivo il ricordo, “in un paese dalla memoria corta” e di voler contribuire all’accertamento della verità.

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