Si sono detti scossi e imbarazzati i sindaci dell’area nord per la richiesta di arresto della dda nei confronti di Luigi Cesaro, deputato di Forza Italia. L’opinione che prevale è che Cesaro, accusato di aver fatto patti con il clan per ottenere illecitamente appalti nel comune di Lusciano, abbia fatto bene ad annunciare la rinuncia all’immunità parlamentare ma che in ogni caso la vicenda ha dei contorni gravi e allarmanti.
GAUDIERI – “La scelta di rinunciare all’immunità parlamentare credo sia la posizione più giusta che un rappresentante istituzionale possa fare – ha dichiarato il primo cittadino di Villaricca, Franco Gaudieri – E’ giusto presentarsi con immediatezza davanti all’autorità giudiziaria per esporre la propria versione dei fatti. Credo Cesaro abbia fatto bene, ora alle parole dovrebbe far seguire i fatti”.
LICCARDO – Situazione imbarazzante secondo il sindaco di Marano Angelo Liccardo – “ma nel nostro partito siamo garantisti – ha aggiunto – Attendiamo fiduciosi che l’operato della magistratura faccia luce sulla vicenda. In questo percorso non mi sento di addebitare alcunché al presidente della provincia, non possiamo gettare subito fango. Riguardo la rinuncia all’immunità invece liccardo ha detto “è evidente che il presidente voglia affrontare la situazione in maniera diretta senza avvalersi dello scudo parlamentare. E’ giusto che i politici facciano un passo indietro. è stata un’ottima mossa che non potrà dare adito alle strumentalizzazioni”.
CARPENTIERI – “Le vicende a cui è collegata questa richiesta sono di indubbio rilievo e di una riconosciuta gravità” secondo Venanzio Carpentieri, sindaco di Melito. “Il quadro delineato è un quadro allarmante – ha dichiarato – In questi casi l’auspicio è che la magistratura abbia la possibilità, presto e bene, di stabilire la verità dei fatti anche nell’interesse delle istituzioni che da Cesaro sono e sono state rappresentate. Riguardo la rinuncia all’immunità sarà la Camera a decidere. In ogni caso leggo positivamente questa scelta”.