Marano, antenne, debiti fuori bilancio, fogne, ma soprattutto accuse e offese. Ieri l’ultimo atto della politica prima della pausa estiva

Una giornata, quella di ieri, densa di appuntamenti e di spunti per la politica locale. Prima della pausa estiva e del rompete righe, quattro vicende hanno rivitalizzato e dato un po’ di brio a una situazione politico-amministrativa che sembrava trascinarsi stancamente. L’ennesima protesta per le fogne della zona collinare, con l’arrivo al Comune di una folta delegazione dei residenti di Torre Caracciolo, sul piede di guerra per il mancato inserimento del progetto nell’ambito del piano triennale per le opere pubbliche; poi l’incontro tra il sindaco Liccardo e il Comitato che sta lottando contro l’installazione di alcune antenne per la telefonia mobile (le concessione sono state sospese in autotutela per 60 giorni); la sottoscrizione del patto, tra Comune e Regione, che consentirà all’ente cittadino di ottenere risorse (per ora 220 mila euro) per la riduzione delle emissioni di Co2; infine il Consiglio comunale, con le immancabili polemiche, la dose di offese, gli accesi scontri dialettici.

Sullo sfondo il durissimo botta e risposta tra l’ex sindaco Bertini e alcuni consiglieri di maggioranza, l’intervento dei consiglieri Recupido, Paragliola Abbatiello, Sorrentino, Passariello, Marra, Alfiero e Sansone, l’uscita anzitempo dall’aula delle forze all’opposizione; la querelle sul riconoscimento di un debito fuori bilancio (440 mila euro) imputabile alle vecchie gestioni amministrative e, dulcis in fundo, la stoccata del sindaco che ha definito “indecoroso” l’atteggiamento della minoranza.
Si tornerà a discutere a settembre, quando ci sarà da approvare il bilancio previsionale e bisognerà testare, per l’ennesima volta, la tenuta della maggioranza ma anche capire, una volta e per tutte, chi fa sul serio e chi no all’interno della minoranza. Da ieri, intanto, il consigliere Michele Palladino, candidato sindaco per il centrosinistra alle ultime amministrative, è ufficialmente un indipendente e non più un rappresentante dell’Idv.

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