“Vorrei che questa notte non finisse mai.” E’ questo il messaggio postato su Facebook da Valeria Imbrogno, nell’ultima notte insieme al suo amato Fabiano, in arte dj Fabo, 40 anni, morto ieri mattina in Svizzera, grazie al suicidio assistito. Tetraplegico e cieco, da due anni e mezzo la sua voce è stata proprio la fidanzata.
Gli era accanto prima del terribile incidente stradale del 13 giugno 2014 e non lo ha lasciato mai solo neanche nei 3 anni di malattia. 10 anni di vita insieme. L’ha supportato e gli ha tenuto la mano, sempre, una presenza leggera che è diventata l’ombra di Fabo, compagna di vita e di battaglie che ormai erano diventate anche le sue. E’ lei, infatti, a metterlo in contatto con Cappato, tesoriere dell’associazione Coscioni: l’uomo che l’ha accompagnato in Svizzera.
“Fabiano è sempre stato molto libero di poter scegliere nella sua vita”, aveva detto lei a Radio24 ” e altrettanto vorrebbe fare fino alla fine, visto la sofferenza in cui vive. Fabiano parla di qualità di vita, non di quantità. E sopravvivere in quantità non rispecchia il suo concetto di vita”.
Lui, davanti alle telecamere delle Iene, la chiamava “il mio angelo custode”, mentre lei lo accarezzava, gli sorrideva, gli sistemava il respiratore e preparava il mobiletto con tutto quello che serviva a Fabo ogni giorno. Le hanno provate tutte, insieme, cure sperimentali, cure ufficiali, fino a che non è andata via anche l’ultima speranza.