Processo carburanti, Cosentino condannato a 7 anni e 6 mesi

L’ex sottosegretario all’Economia e leader di Forza Italia in Campania Nicola Cosentino è stato condannato oggi dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere a 7 anni e sei mesi di reclusione per estorsione e illecita concorrenza con aggravante mafiosa nell’ambito del processo “Carburanti”. Il collegio del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduto dal giudice Roberta Carotenuto, ha dato lettura del dispositivo nel tardo pomeriggio.

La Corte ha emesso condanne rispettivamente a 9 anni e 6 mesi e 5 anni e 4 mesi anche a carico dei fratelli, Giovanni Cosentino e Antonio Cosentino. Prosciolta invece per prescrizione l’ex prefetto di Caserta ed ex deputato Pdl, Maria Elena Stasi. Nel corso della requisitoria tenuta lo scorso primo marzo, i pm della Dda di Napoli Fabrizio Vanorio e Alessandro D’Alessio chiesero 12 anni di carcere per Nicola Cosentino, 16 anni e sei mesi per Giovanni Cosentino, 11 anni per l’altro fratello Antonio e 4 anni per la Stasi.

Il processoli vedeva imputati per vari reati con l’aggravante mafiosa, tra cui estorsione e illecita concorrenza, per le pressioni che i Cosentino avrebbero perpetrato affinché il comune di Villa di Briano negasse l’autorizzazione per un distributore di benzina all’imprenditore Luigi Gallo, parte offesa nel procedimento. Ordinata anche la confisca dei beni e delle quote della società di famiglia dei Cosentino la “Aversana Petroli”.

“Siamo fortemente perplessi: ritenevamo che fosse innocente e riteniamo ancora di più che sia innocente”, ha detto il legale di Cosentino, Agostino De Caro.

 

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