Aree pubbliche sottratte alla comunità. Standard urbanistici e aree verdi interdette al pubblico

Aree pubbliche sottratte alla comunità? A Marano ce ne sono tante e tra queste alcune che fanno gridare allo scandalo, come quelle riferite agli standard urbanistici che definiscono le quantità minime di spazi pubblici (aree per il verde attrezzato, per i parcheggi o per altre attrezzature di interesse comune) da prevedere in relazione agli insediamenti abitativi. In parole povere, sono le aree ricavate dalle grosse lottizzazioni edilizie: quelle nate a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta o, più recentemente, agli inizi degli anni Novanta. Accade – come evidenziato anche da un recente articolo pubblicato dall’Associazione Più – che pezzi di terreno che sarebbero dovuti essere ad appannaggio della collettività siano in realtà diventate delle pertinenze di parchi e condomini, molti dei quali recintati e interdetti (in maniera del tutto illegittima) alla pubblica fruizione. I casi più eclatanti? Via Falcone, nei pressi dell’Asl e di un’edicola, via San Marco, nelle vicinanze dell’area lottizzata denominata C4, e nelle vicinanze di via Casaggiarusso. Nessuna amministrazione è finora intervenuta. L’auspicio è che prima o poi qualcuno, anche tra le forze dell’ordine, si svegli e faccia rispettare (recuperando i vecchi atti amministrativi) norme, leggi e criteri urbanistici.

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