Momenti da incubo per un giovane napoletano preso in ostaggio da un rapinatore. Giuseppe Di Napoli, 18enne del posto è stato arrestato dai poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico poco dopo le 14.00 di ieri per il reato di rapina e successivamente alle 20.00 dagli agenti del Reparto Prevenzione Crimine Campania per il reato di evasione dagli arresti domiciliari.
Una “Pantera” della Polizia di Stato, impegnata nel controllo del territorio, ha notato dei giovani in Via E. Pessina che attiravano la loro attenzione sbracciandosi. Gli agenti hanno accertato che i tre, erano stati appena rapinati da un giovane in Piazza Dante mentre erano in compagnia di un altro loro amico preso come ostaggio dal rapinatore mentre si allontanava.
I poliziotti, raccolti tutti gli utili elementi per il rintraccio del rapinatore, lo hanno intercettato in Via Vincenzo Bellini unitamente alla vittima che era stata obbligata a seguirlo. Gli agenti lo hanno accerchiato ed arrestato. Il rapinatore aveva avvicinato i quattro, tra piazza dante e Via Portalba e facendo intendere di essere armato si faceva consegnare tutti i soldi per un totale €250. I soldi sono stati recuperati e restituiti alle vittime. Il rapinatore è stato condotto presso la sua abitazione in Via Salita dei Principi e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari in attesa della direttissima di oggi.
Ieri sera, il rapinatore, ha ritenuto opportuno scendere di casa ma è stato intercettato dai poliziotti dell’Reparto Prevenzione Crimine Campania intenti ad effettuare mirati controlli del territorio all’interno del Quartiere Sanità. Il 18enne, in un primo momento, ha dichiarato ai poliziotti di non avere documenti con se ma, alla possibilità di essere condotto in Questura, ha raccontato di essere stato arrestato poche ore prime dai loro colleghi.
Il rapinatore è stato nuovamente condotto presso la sua abitazione in attesa di essere sottoposto a giudizio. Inoltre, il giovane 18enne, era stato arrestato 15 giorni fa per il reato di estorsione e successivamente giudicato, condannato ed il 16 marzo scarcerato beneficiando della sospensione della pena.