Sembra esser diventato un affare di Stato, tanto da far scomodare autorevoli esponenti della politica regionale. La notizia del provvedimento disciplinare (sei mesi di sospensione dal lavoro) emesso nei confronti dell’avvocato Tiziana Di Grezia, responsabile dell’ufficio legale del Comune nonché membro dell’organismo indipendente di valutazione della Regione (OIV), è arrivata fino ai piani alti di Palazzo Santa Lucia e nei corridoi e negli uffici del Centro direzionale. E più di uno, tra assessori regionali molto vicini al primo cittadino di Marano, uno di area centrista, e finanche (si sussurra) i più stretti collaboratori del presidente della Regione si sarebbero-si sono interessati al caso. Ma perché tutto questo interesse per una vicenda che, almeno sotto il profilo giuridico-amministrativo, è di una chiarezza disarmante?