Gas Sarin: cos’è, sintomi ed effetti sulle persone. VIDEO

Si chiama Sarin. Leggasi gas mortifero (VIDEO). E’ la sostanza che sarebbe stata usata in Siria dal regime di Assad contro i civili provocando almeno 72 morti, tra cui molti bambini, scatenando un’ondata di indignazione in tutta l’opinione pubblica mondiale. Ma di cosa si tratta? Quali effetti provoca? Ci sono video che lo dimostrano?

Storia. Il gas fu prodotto per la prima volta nel 1938 da due scienziati nazisti durante i tentativi di sviluppare sostanze ad azione biocida, è un gas nervino della famiglia degli organofosfati, classificato come arma chimica di distruzione di massa. A renderlo famoso fu soprattutto da Saddam Hussein che lo utilizzò nel 1988 per uccidere migliaia di curdi nella città irachena di Halabja. Il 20 marzo 1995, il sarin fu utilizzato per l’attacco terroristico alla metropolitana di Tokyo, in Giappone, da parte della setta religiosa Aum Shinrikyo.

Conseguenze. Gli effetti prodotti dall’uso di questa arma chimica sono devastanti per la salute umana. Il sarin è inodore e uccide in maniera rapidissima: una dose di 200 milligrammi può causare la morte in un paio di minuti, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche, come gli altri agenti nervini, anche questo gas colpisce il sistema nervoso degli organismi viventi. Chiunque si trova nel suo raggio di azione – animali ed esseri umani – muore non appena inala una dose di questa sostanza in una manciata di secondi.

I sintomi. I primi sintomi dell’esposizione al sarin sono difficoltà respiratoria e contrazione immediata delle pupille. Segue una perdita progressiva del controllo delle funzioni corporee, spesso si verifica vomito, convulsioni e perdita di urina e feci. Nella guerra civile in Siria il fu già usato per la prima volta sul quartiere orientale di Damasco di Ghouta, il 21 agosto del 2013, e uccise un migliaio di persone. Il regime di Assad ieri è tornato ad usarlo nel corso di un attacco chimico.

Nel frattempo, se confermato, il raid su a Khan Sheikhun sarebbe  il più grave attacco chimico nella guerra civile siriana da quello che, il 21 agosto 2013, provocò 1.400 morti a Ghuta, a est di Damasco, una zona controllata dagli insorti. Fu quell’eccidio a portare gli Usa sull’orlo di una guerra con il regime di Assad.

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