Napoli, truffa su tac e risonanze: 6 arresti. Ecco i centri diagnostici coinvolti ed i nomi degli arrestati

Truffa su tac e risonanze. Stamani, in esecuzione di un’ordinanza coercitiva applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal GIP di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica, i Carabinieri della Compagnia di Bagnoli hanno tratto in arresto sei persone, indagate a vario titolo per i reati di associazione per delinquere, truffa ai danni di ente pubblico, ricettazione e peculato.

Le indagini, coordinate da questa Procura della Repubblica — Sezione reati contro la Pubblica Amministrazione, sono state avviate nel settembre 2015, allorquando i militari della Stazione CC di Napoli-Posillipo raccoglievano la denuncia di un medico di base, il quale disconosceva la firma apposta a suo nome su una ricetta, medica inoltrata per il pagamento da parte di uno dei centri diagnostici poi investigati. Gli ulteriori accertamenti -eseguiti altresì dal NAS-CC- hanno consentito di documentare una fiorente attività illecita e le sue modalità di svolgimento, riuscendo a ricostruire tutti i passaggi chiave della truffa ai danni del Servizio Sanitario Nazionale, commessa dagli odierni arrestati.

Snodo essenziale di tutta la vicenda è costituito dalla appropriazione, da parte di un dipendente amministrativo dell’ASL Napoli 2 di Ischia, di un numero consistente di ricette mediche (circa 4000), denunziate come rubate, ma in realtà dallo stesso dipendente informaticamente attribuite a medici di base ignari; a tale dipendente viene ascritto il delitto di peculato. Le ricette stesse, dopo l’appropriazione da parte del dipendente, venivano poi immesse in un vero e proprio mercato illecito, destinato a consentire indebiti guadagni a strutture private convenzionate con corrispondente grave danno economico per il Servizio Sanitario Nazionale. Invero, le ricette venivano utilizzate per prescrivere -ma solo cartolarmente- a pazienti del tutto inconsapevoli, costosi esami diagnostici da eseguire presso dette strutture, esami il cui costo veniva poi ovviamente ribaltato sul SSN.

Le strutture che si sono avvalse di tale meccanismo truffaldino sono: • studio di Diagnostica Radiologia e Terapia Fisica Trama (per il quale sono stati accertati 40 casi di ricette false); Centro Oculistico Salus: (per il quale sono stati accertati 7 casi di ricette false); Centro Gerba (per il quale sono stati accertati 3 casi di ricette false); tre casi Centro Istituto Fisioterapico Ortopedico I.F. O.: (per il quale sono stati accertati 17 casi di ricette false); • Centro Minerva Due (per il quale sono stati accertati 17 casi di ricette false); • Centro Studi Scoliosi s.r.l. (per il quale sono stati accertati 117 casi di ricette false). In un caso è emerso il diretto coinvolgimento di un medico di base compiacente, che si sarebbe prestato a compilare quaranta ricette false nell’arco di un mese, tra maggio e giugno 2015.

Negli altri casi, invece, non è emerso il coinvolgimento dei medici, apparenti sottoscrittori delle ricette, che però sono risultate tutte false nel loro contenuto ed emesse ad esclusivo beneficio dei centri diagnostici sopra specificati. Secondo le stime effettuate nel corso delle indagini il danno causato all’Erario ammonta a circa 150mila euro. Ai responsabili dei centri diagnostici sono contestati, di volta in volta, i reati di ricettazione dei moduli di ricette, nonché di falso e truffa aggravata. Inoltre a tutti gli indagati viene contestato il delitto di associazione per delinquere, essendo emerso non solo uno stabile accordo tra gli stessi, con articolata suddivisione dei ruoli, ma anche una serie di legami e di cointeressenze tra i vari centri oggetto delle indagini.

NOMI DEGLI ARRESTATI: 

1) DRAMIS Antonio, socio accomandatario dello “Studio di diagnostica radiologica e
terapia fisica Gennaro TRAMA” di DRAMIS Antonio s.a.s. e del “Centro Oculistico
Salus” di DRAMIS Antonio s.a.s.;
2) CORVINO Pasquale, rappresentante legale del Centro MINERVA DUE s.r.l. e socio
accomandatario dell’Istituto Fisioterapico Ortopedico IFO di Corvino Pasquale s.a.s.;
3) SCHIAVONE Pietro, amministratore di fatto della Minerva Due s.r.l. e dell’Istituto
Fisioterapico Ortopedico I.F.O. di Corvino Pasquale s.a.s.;
4) VITTORIA Cirano, Amministratore Unico del Centro Unico della Scoliosi s.r.l..-
5) MAUTONE Carlo, medico convenzionato di medicina generale del Servizio Sanitario
Nazionale;
6) FERMO Massimo assistente amministrativo della ASL Napoli 2 Nord.

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