Giugliano. “Da quando abbiamo smesso di partecipare alle commissioni, non garantendo più il numero legale ad una maggioranza sorda e cieca, l’atteggiamento della stessa è cambiato radicalmente. La nostra posizione è dettata da innumerevoli mancanze, prima che nei nostri confronti, nei confronti della città. La maggioranza si erge a garante di dialogo e condivisione, venendo puntualmente smentita e mortificata dalle continue assenze di sindaco, dirigenti e giunta che di fatto li delegittima, facendo emergere la loro incapacità ad essere espressione di questa amministrazione e non riuscire in alcun modo ad essere incisivi nelle scelte che è chiamata a compiere. Ad un anno dalla richiesta, non riescono neanche ad ottenere la rotazione del Presidente del Consiglio in altra commissione, che di fatto rappresenta un limite all’apertura dei lavori gravando più sulla maggioranza che su una minoranza che in modo responsabile non ha mai fatto mancare il proprio supporto. Al di là dei proclami montati ad arte da qualcuno.
Tantissimi gli episodi annunciati sui media e puntualmente mancati nella vita amministrativa, dal Basile agli scavi di liternum, dal forum dei giovani ai regolamenti delle associazioni, dalle scuole ai servizi sociali, stalli invalidi, ufficio casa, bullismo e tirocini. Tantissime le richieste e le idee inascoltate. Pochissime e scarse le iniziative delle quali neanche veniamo informati. Ci sforziamo di avanzare proposte, sottoporre temi, condividere problemi che ci vengono sollevati dai cittadini e ancor di più di condividere soluzioni congiunte ma queste non trovano mai posto per l’ascolto e il confronto. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è il più recente episodio legato alla riqualificazione e restituzione ai cittadini del centro sportivo “Liternum” di via Ripuaria. Da mesi, su nostro input, dopo aver svolto sopralluoghi, chiediamo di illustrare all’esecutivo e al sindaco l’indirizzo politico che mira alla riqualificazione e quindi restituzione del bene e comprendere anche quali siano le loro intenzioni, se ve ne sono.
Nonostante le norme a riguardo siano mutate, abbiamo recuperato un precedente studio di fattibilità dal quale si potrebbe ripartire per ottimizzare i costi. Intendiamo sollecitare al fine di prevedere una manifestazione di interesse e far partire un bando pubblico, al fine, insomma, di predisporre tutti gli strumenti trasparenti necessari ad attrarre investitori. Anche in questo caso gli incontri non riescono ad essere garantiti dai rappresentanti della commissione e vengono puntualmente declinati. Non siamo sorpresi se pensiamo che ci sono inviti in attesa di risposta da ottobre 2015 e accessi agli atti mai prodotti depositati da mesi. Non possiamo consentire che la massima espressione dello sport in questa città si riduca ad organizzare una partitella di calcetto o che temi legati alle fasce indigenti restino lettera morta. Mentre qualcuno finge di essere braccio operativo o mente pensante di questa amministrazione che non riesce a spingersi al di là dell’ordinario, noi non ci sentiamo di continuare a prendere in giro la città.”
Anna Russo, Adriano Castaldo, Vincenzo Risso