Aversa. Stamattina un uomo ha telefonato alla redazione di radio Marte per raccontare una scena choc che si sarebbe consumata all’ospedale Moscati di Aversa con protagonista un infermiere e la sorella del ragazzo autore della denuncia. Questo è ciò che ha raccontato: ‘’L’infermiere inizialmente mi ha chiesto cosa avesse mia sorella essendosi recata in ospedale, si è avvicinato a lei dicendomi di non preoccuparmi e che si sarebbe occupato lui della situazione per farla star meglio e farla ritornare a casa. Per non allarmare i miei genitori non ho nemmeno chiamato a casa quindi ero solo. Mi sposto all’esterno della stanza e vedo che l’infermiere comincia ad accudire mia sorella facendole carezze e rassicurandola di non preoccuparsi.”
“Mia sorella era stordita – continua l’uomo a La Radiazza condotta da Gianni Simioli – a causa di un mancamento di pressione quindi non era lucida. L’infermiere dalle carezze è passato ad altro, ha cominciato a metterle le mani tra le gambe e a palparle il seno. C’è stata una frazione di secondo in cui mi sono reso conto che era un qualcosa di irreale quello che stava accadendo davanti ai miei occhi. A quel punto mi sono recato da una guardia giurata che si trovava all’interno dell’ospedale spiegandogli l’accaduto e chiedendogli di seguirmi. Arrivati in stanza l’infermiere non c’era più, guardo mia sorella e dal suo sguardo capisco che non mi stavo impressionando su ciò che era successo.”
“Lei – prosegue – era di spalle alla porta e sentendo un’altra presenza pensava fosse l’infermiere, io l’ho rassicurata dicendole che si trattava di una guardia e le ho chiesto di parlare, così lei ha raccontato tutto. L’infermiere da un momento all’altro è scomparso probabilmente perchè ha capito ciò che stava accedendo. Siamo andati alla polizia di Aversa per raccontare l’accaduto, mi hanno detto di non muovermi da li perché avrebbero dovuto mostrarmi delle foto di questo soggetto poichè aveva già dei precedenti di non so quale natura. Ho segnalato l’accaduto anche alla dirigenza dell’ospedale e tutto quello che hanno fatto al momento è stato spostarlo in un altro reparto, o almeno questo è quello che sappiamo noi. Spero – conclude l’uomo nel denunciare il caso in radio – che questo episodio non accada più a nessuno perché una persona del genere non può lavorare in un ospedale”.
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