Festini gay e droga in Vaticano: coinvolto un sacerdote campano

Un festino gay a base di droga, questa la scoperta degli uomini della Gendarmeria Vaticana all’interno di un appartamento nel Palazzo dell’ex Santo Uffizio. Proprio dove Joseph Ratzinger, allora cardinale, ha svolto il suo ruolo di prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, prima di essere eletto Papa.

Il sacerdote 50enne, di origini salernitane, sarebbe prima stato sottoposto ad un periodo di cure per disintossicarsi dagli stupefacenti presso la clinica Pio IX, e poi sarebbe stato posto in un convento per un periodo di ritiro spirituale, dove si troverebbe tutt’ora, come riporta Il Fatto Quotidiano.

Il sacerdote è segretario di un capo di dicastero, e quindi l’appartamento dove si consumavano i festini non spettava a lui. Si tratta infatti di una dimora riservata ai superiori. Così come l’auto lussuosa con targa della Santa Sede che il prelato utilizzava. Sarebbe stato proprio questo veicolo a consentirgli di introdurre la droga nei palazzi senza essere mai né controllato né scoperto dalla Polizia italiana.

Il religioso era segretario di un importante cardinale ed era in procinto di diventare Vescovo, ma la sua nomina è stata bloccata. Furioso Papa Francesco.

 

 

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