Quest’operazione – come è noto – è propedeutica alla pubblicazione degli avvisi d’asta pubblica ed appare necessaria per ottemperare agli impegni sottoscritti (era il 2012) dall’Ente con la Corte dei conti. La musica è più o meno la stessa anche per gli alloggi dell’edilizia residenziale pubblica (Erp), perlopiù occupati da abusivi o comunque da persone che non sono in regola con i pagamenti e sprovviste dei relativi titoli.
Una vicenda che, soprattutto negli ultimi dodici mesi, ha scatenato un vespaio di polemiche, culminate anche in clamorose proteste inscenate al Comune. Il segretario generale, pur avendo appreso che sarebbe in corso di emanazione un bando per la formazione della graduatoria, precisa che “alcuna attività strutturale risulta essere stata non solo avviata ma nemmeno tracciata per consentire di monitorare la situazione – legittima o abusiva – degli occupanti degli alloggi o di altre proprietà comunali”.
Interpellato sulla vicenda case popolari, il dirigente capo dell’ufficio tecnico, l’architetto Agostino Di Lorenzo, ha ribadito che “si terrà certamente conto dell’indirizzo politico e che è precisa volontà dell’ufficio tecnico di fornire risposte esaustive sul tema ma che, per una serie di vicissitudini interne e difficoltà meramente organizzative, il completamento delle operazioni potrebbe slittare di qualche mese”.