Gatti come inneschi sul Vesuvio, bufala o verità? Esposto in procura di Aidaa

Gatti usati come inneschi per incendiare il Vesuvio. La voce degli ultimi giorni mentre era in corso l’inferno di fiamme nel parco nazionale sul vulcano napoletano ha fatto discutere parecchio. Per molti dietro l’orrore non ci sarebbe però alcun fondamento.

“Simile atrocità non risulta neppure agli inquirenti – aveva subito detto la garante per gli animali, Stella Cervasio – anche secondo quanto mi dice il generale Sergio Costa dei Carabinieri Forestali, e il presidente dell’ente Parco Vesuvio Agostino Casillo, notizie prive di ogni fondamento. Se un gatto è stato trovato bruciato, come si legge su qualche social, nessuno ne ha individuato le cause, perché non è stato consegnato alle autorità preposte per l’autopsia. Invito chiunque abbia notizie certe e non illazioni o ipotesi, a trasmetterle agli inquirenti per i debiti accertamenti”. Adesso è arrivata però una nuova denuncia.

Un esposto a firma del presidente nazionale AIDAA Lorenzo Croce è stato inviato infatti ieri mattina alla procura della repubblica di Torre Annunziata in merito alle notizie diffuse nei giorni scorsi relative all’uso di gatti poi ritrovati bruciati vivi (e fotografati) come possibili inneschi per appiccare gli incendi. Sulla vicenda vi sono diverse versioni.

Aidaa chiede alla procura indagini approfondite per trovare ed incriminare i responsabili degli incendi del parco del Vesuvio e di andare a fondo per capire se i gatti trovati bruciati siano stati utilizzati precedentemente come inneschi attraverso esami che possano rilevare sul loro corpo presenza di tracce di liquido infiammabile. “Vogliamo che si faccia chiarezza su questa vicenda – dice il presidente di AIDAA Lorenzo Croce- ma sopratutto vogliamo che i responsabili degli incendi siano inquisiti non solo per i reati ambientali ed al patrimonio ma anche per uccisione di animali, perchè comunque sia gatti usati o meno queste fiamme hanno distrutto migliaia di ettari di macchia meditteranea ed ucciso migliaia di animali bruciati vivi“.

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