Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, direttamente da Castel Volturno. Oltre ai vari temi già affrontati, il numero uno del club campano si è soffermato anche sulle voci di Conte, l’infortunio in nazionale di Osimhen, di Giuntoli e delle reazioni dei suoi calciatori nei confronti di Garcia
“Ho voluto fare questo incontro perché era dall’estate che ne avevo parlato. Dopo la sconfitta con la Fiorentina ho letto di tutto. Nella vita si possono avere dubbi e va valutato il proprio operato, se c’è stato qualche errore me ne prendo la responsabilità: le scelte di questa estate sono state mie, ovviamente con i miei nuovi collaboratori, il sostituto di Giuntoli.
Un cambio di guida tecnica è sempre traumatico e poi non ci sono in giro tanti allenatori che praticano il 4-3-3 con la difesa alta, come successo con Sarri e Spalletti che ci hanno deliziato. In questo periodo ho avuto tanti impegni, ora sono tornato e mi sono riavvicinato alla squadra per darle serenità e la certezza che siamo il Napoli in Europa da 15 anni, unica squadra in Europa.
Antonio Conte?
Non voglio domande al riguardo, sarebbe un’azione di disturbo. Ho fatto con lui una vacanza anni fa alle Maldive, c’era anche la sua famiglia, e da quel momento abbiamo mantenuto i rapporti. Mi sento ancora con Mazzarri, Ancelotti, Benitez, Reja… il resto è solo un pettegolezzo che demolisce chi oggi è incaricato di allenare la squadra e che mi infastidisce”.
Osimhen si è infortunato in nazionale
Dal 2013 a oggi abbiamo incassato circa 4 milioni di euro di rimborsi come partecipazione dei nostri giocatori alle partite delle nazionali, pur avendo sempre più di 10 giocatori convocati.Dovrebbe essere lasciata la scelta al club di poter mandare o meno in nazionale un giocatore convocato, la possibilità di dire no se si tratta di un’amichevole, per esempio. Bisogna capire se vale o non vale il campionato nazionale.
Delusione post-Spalletti e Giuntoli
“Ma no! Giuntoli da sei mesi si era messo in branda, mi continuava a ripetere: mi mandi alla Juventus? E io gli dicevo: cos’è questa storia, improvvisamente sei diventato un sostenitore della Juve? Qui abbiamo sempre considerato la Juve nemica sportiva numero uno… è un altro film, questo! Giuntoli è stato un’intuizione mia e di Chiavelli, arrivato da una società come il Carpi.
Colpo Kvara?
Non è suo, è stata una segnalazione a mio figlio Edoardo che poi è arrivata a Giuntoli. Lui qui ha indovinato tanti giocatori e ne ha sbagliati altrettanti, così va nella vita: è un ottimo professionista che è andato alla Juve con mia grande sorpresa. Non ho delusione per le scelte fatte in questa estate
Le reazioni dei giocatori nei confronti di Garcia.
“Non le accetto più, è l’ultima volta che succede e l’ho detto ai calciatori. Anche se vedo un solo dito alzato scatterà la multa. E su questo punto sarò implacabile. Non è accettabile, se uno ha la vena gonfia si trattiene e si sfoga il giorno dopo. Da adesso in poi scatteranno multe. E saranno multe pesantissime. Su questo sono stato chiarissimo
Futuro Osimhen.
“Non sono mai stato non sereno nei confronti di Osimhen, ma si è sempre in due in queste cose: io sono rimasto lo stesso, se il suo umore è cambiato non posso farci nulla. Se dopo una stretta di mano (si parla dei colloqui per il rinnovo, ndr) le cose cambiano, la cosa dispiace, ne prendiamo atto ma poi la vita va avanti. Se da una stretta di mano arriva poi una negazione di ciò che si era detto non ci posso fare nulla. C’è un altro anno prima di entrare nell’ultimo di contratto, a me sembra a volte di stare al mercato degli stupidi. Il Napoli è il Napoli, a me dispiace quando qualcuno dice che lo considera una tappa di passaggio. Con lui ci sono ottimi rapporti, la scadenza è del 2025, c’è tempo. Non dimenticate che ho venduto Koulibaly all’ultimo”.