Riguardo la vicenda abbattimenti si esprimono i sette candidati sindaco della terza città della Campania che ci tengono a distinguere tra speculazioni e abusi per singole abitazioni.
Luigi Guarino dichiara “Nella relazione dello scioglimento ci accusavano di non esserci occupati degli abbattimenti. La nostra amministrazione è stata l’unica a mettere il satellite e fermare il fenomeno. Quando c’era il sindaco Taglialatela si facevano residenze senza rilasciare permessi. Ho una soluzione ma non la posso dire, altrimenti verrà ripresa e copiata”.
Antonio Poziello invece fa riferimento agli accadimenti di stamattina scrivendo: “Siamo tutti convinti che l’abusivismo vada fermato. Le immagini dell’uso della forza contro le famiglie, non riesco a digerirle. Troviamo una soluzione prima che la situazione esploda”.
“Se saremo noi a governare chiederemo tutti i pareri tecnici necessari – dichiara invece Francesco Guardascione – In ogni caso partiamo da un abuso. Certo è che ci sono casi e casi tra chi ha fatto sacrifici per costruire una casa e chi lo ha fatto a fini speculativi. Necessario che si prendano delle responsabilità ma faremo di tutto per aiutarli”.
Ci va giù duro Nicola Palma del Movimento 5 stelle: “Le licenze spesso sono state concesse solo a chi ha molti santi in paradiso, gli stessi che a ogni elezione promettevano l’agognata licenza in cambio di voti. Saremo intransigenti con chi ha costruito veri e propri parchi forti di avere alle spalle il politicante di turno che si preoccupava di nascondere la pratica dell’abbattimento”.
Anna Russo invece dà una stoccata alle passate amministrazioni. “Se oggi si eseguono abbattimenti di 10 anni fa cosa hanno fatto gli amministratori per contrastare gli abbattimenti? – chiede – Il Comune poteva però pianificare il territorio o valutare la possibilità di acquisire degli immobili per pubblica utilità”.
Andrea D’Alterio invece dichiara: “Da un punto di vista umano sono vicino alle persone che in questo momento vivono tale dramma ma allo stesso modo sono per la legalità e quindi è il duro corso della legge. Chi si candida ad amministrare deve operare nel rispetto della legge, solo le leggi possono cambiare lo stato delle cose”.
“Procedere agli abbattimenti dopo anni che le costruzioni sono state terminate non mi sembra la decisione più saggia”. Questa l’opinione di Vincenzo Basile. “Fa male vedere abbattere delle case quando poi dobbiamo costruirne delle altre perché non ce ne sono a sufficienza”. Poi il candidato invoca l’intervento della regione: “C’è bisogno di un intervento superiore a livello regionale e nazionale”.