Erano stati accusati di frode assicurativa e sottoposti ad un procedimento penale dinanzi al Tribunale di Trieste, in seguito ad un incidente stradale. Quattro giuglianesi sono stati assolti dai giudici perché il fatto non sussiste.
Accusati di falso sinistro stradale per truffare l’assicurazione: assolti 4 giuglianesi
Il pm aveva chiesto la condanna di tutti gli imputati – difesi dagli avvocati Luigi Poziello, Alba Tropez Terceo Montero, Maria Padovani e Cinzia Caldiero – a otto mesi di reclusione; richiesta alla quale si era associata la parte civile Adriatic.
I fatti risalgono al 24 giugno 2020, a Quarto, piccolo comune a Nord di Napoli, quando una Volkswagen Polo tamponò una Fiat panda, che a sua volta urtò contro una Jeep Renegade. I conducenti, dopo aver firmato il modello CAI, chiesero attraverso i loro legali il risarcimento danni alla Adriatic, una compagnia di assicurazione triestina, dal momento che si trattò di un incidente multiplo.
Il perito nominato dalla compagnia assicurativa escluse, però, la compatibilità tra i danni rilevati e la dinamica riferita. Per questo motivo, la Adriatic presentò querela presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Trieste. A loro volta anche gli imputati incaricarono un consulente tecnico per appurare l’esatta dinamica del sinistro. Dopo aver ispezionato i veicoli, l’esperto di infortunistica accertò la piena compatibilità dei danni riportati con la dinamica dei fatti.
I quattro giuglianesi chiederanno adesso un risarcimento alla Adriatic per averli sottoposti ingiustamente ad un procedimento penale. Fondamentale un passaggio della sentenza di assoluzione: “a parte che le incongruenze del consulente dell’assicurazione sono di per sé inidonee a fondare una pronuncia di colpevolezza, nel caso in esame le stesse sono confutate dall’articolato elaborato del consulente, le cui argomentazioni sono dotate di uguale pregio a quelle dell’incaricato della Adriatic”.