Acerra. Ampliamento inceneritore, il vescovo: “Dio ci salvi”. La Regione: “Ipotesi per evitare stop”

‘L’idea di una ‘quarta linea’ e dunque di un ampliamento dell’inceneritore di Acerra, è in forte contraddizione con quanto mi scriveva all’inizio di questo 2017 il Vice Governatore della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, rispondendo ad una lettera in cui esprimevo preoccupazione proprio per un presunto potenziamento dell’impianto”.

Lo ha detto il vescovo di Acerra, monsignor Antonio Di Donna, intervenendo sulla possibilità di un ampliamento del termovalorizzatore cittadino, al momento unico impianto di incenerimento campano. ”Dio non voglia questo ulteriore gravissimo danno alla città – ha detto il presule – si abbia, però, il coraggio civile di venire a spiegare alla gente di Acerra il perché di tutto questo inspiegabile e inaudito accanimento”. Per Di Donna, ”si sfiora il ‘cinismo’ se si continua a mortificare un popolo che invece attende le bonifiche e ancora non viene rassicurato sulla qualità dell’aria”.

Poi è arrivata la risposta della Regione dopo il dibattito che si è creato.  “Occorre fare chiarezza per contrastare polemiche strumentali che non partono dalla realtà dei fatti. – dichiara il vicepresidente della Giunta Fulvio Bonavitacola – Il Presidente De Luca ha evidenziato l’utilità di poter disporre presso l’impianto di una quarta di linea di sicurezza per le manutenzioni. Periodicamente una linea si deve fermare e c’è il rischio di gravi problemi di tenuta del sistema. A metà luglio questo si verificherà, e la Sapna ha messo le mani avanti creando molto allarme. Quindi il Presidente ha ipotizzato una linea sostitutiva di soccorso quando ci sono le manutenzioni, non una linea aggiuntiva per aumentare i quantitativi di trattamento.”

“Comunque si tratta di un’ipotesi da messa in sicurezza per situazioni particolari. Se emergono altre modalità (possibili) per sopperire al problema dello stop per manutenzioni, meglio ancora. In ogni caso – conclude Bonavitacola – il Piano regionale rifiuti non prevede una quarta linea per trattamenti e non abbiamo nessuna intenzione di modificare tale previsione”.

 

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