Sequestrato il cellulare di Vincenzo Loffredo, il papà di Giulia, la bimba di 9 mesi sbranata dal pitbull di casa la notte del 15 febbraio. Ad anticipare la notizia è Il Mattino.
Acerra, bimba sbranata dal pitbull: sequestrato il cellulare del padre
Gli inquirenti che indagano sull’omicidio hanno deciso di porre sotto sequestro l’apparecchio telefonico del 24enne per ottenere confermare e riscontro delle sue dichiarazioni e capire se fosse effettivamente presente all’interno dell’abitazione del rione Ice Snei al momento dell’aggressione del cane. Vincenzo Loffredo è per il momento indagato per omicidio colposo.

Tuttavia, se dal cellulare venisse fuori che il papà della bimba fosse in effetti fuori dall’appartamento, potrebbe scattare per lui anche l’accusa di abbandono di minore. Secondo la versione resa dall’indagato, Loffredo si sarebbe addormentato, senza accorgersi dei morsi che Tyson stava infliggendo alla piccola Giulia. Una versione che non convince del tutto gli inquirenti, sebbene l’assunzione di cannabinoidi, accertata dopo gli esami tossicologici, potrebbe forse spiegare perché il giovane non si sia reso conto di nulla in quel frangente e dormisse in maniera così profonda da ignorare i rumori e il pianto della piccola.