Logoteleclubitalia

Acerra, di giorno studiavano all’Università e di notte facevano il racket: tre arresti

acerra studenti universitari estorsione arrestati
Banner Union2 Sito

Erano degli insospettabili studenti universitari, figli della borghesia cittadina. E invece hanno deciso di affiancare il figlio del boss nelle richieste estorsive ai danni di un’attività commerciale di Acerra. A finire in manette, insieme a Domenico Tortora, anche Raffaele Esposito e Vincenzo Flagiello, entrambi ai domiciliari.

Acerra, studenti universitari imponevano il racket: in manette

Vittima del racket un bar della movida locale, il Terronir di via Da Vinci, da sempre punto di ritrovo di ragazzi e studenti. I due titolari si sono visti recapitare una lettera minatoria dal tono inequivocabile: «Dateci 30mila euro – spiega Il Mattino -, sono soldi che vanno alle famiglie dei carcerati, specie ad agosto, non possono essere lasciate sole».

Gli investigatori pensavano di trovarsi di fronte i soliti estorsori legati a una delle famiglie criminali del territorio. Invece dalle immagini di videosorveglianza hanno scoperto con sorpresa l’identità degli indagati: oltre al figlio del boss, c’erano due ragazzi della buona borghesia vesuviana. Due studenti iscritti a due atenei prestigiosi e figli di professionisti della zona.

Md Topo Banner 1920x300 Desk Sito

Entrambi compagni di studi, una volta raggiunti dall’ordinanza firmata dal gip Teresa Valentino, i due acerrani hanno confessato in sede di interrogatorio di aver preso parte al tentativo di estorsione. Tra il 23 e il 25 luglio scorsi, sotto la saracinesca avrebbero fatto scivolare la lettera minatoria scritta a sei mani. La missiva conteneva anche le istruzioni legate alla consegna di denaro: all’interno di un bidone verde in una traversa senza uscita in via Nobile di Acerra, con tanto di stampa del fotogramma estrapolato da google maps.

L’imboscata

I tre indagati però non sanno che le forze dell’ordine preparano un’imboscata. I titolari del bar, infatti, sporgono subito denuncia e si rivolgono alla Polizia. Nel luogo concordato ci saranno le telecamere nascoste in strada. Nella busta da consegnare c’erano dei soldi falsi. Ad entrare in azione per la presa in carico è stato Raffaele Esposito, uno dei tre arrestati, bloccato in flagranza di reato. Indagini in corso per individuare anche altri eventuali complici.

Md Topo Banner 1920x300 Desk Sito
Md Topo Banner 1000x800 Mobile Sito

Ti potrebbe interessare

Torna in alto