Acerra, il boss Tortora ucciso a colpi di pistola: tre arresti

Dopo 3 anni dall’omicidio di Pasquale Tortora avvenuto ad Acerra, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna ha tratto in arresto 3 uomini ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, del reato di omicidio volontario in concorso, aggravato dalle modalità e finalità mafiose. Si tratta di Annunziata Antonio, 37enne, Bastelli Vincenzo, 35enne, entrambi di Napoli e Pacilio Gennaro, 56enne di Acerra.

Acerra, il boss Tortora ucciso a colpi di pistola: tre arresti. Nomi

Già nel 2022, i militari dell’arma avevano arrestato quelli che erano considerati gli esecutori materiali dell’omicidio di Tortora e i mandanti, identificati in Bruno e Giancarlo Avventurato esponenti di spicco della criminalità organizzata acerrana.

Gli stessi avevano commissionato il delitto per vendicare la morte di Giuseppe, loro fratello, ucciso, nel dicembre del 2019, nel corso di una contrapposizione di clan per il controllo del territorio. Secondo quanto ricostruito dai militari e dall’antimafia partenopea, l’omicidio del boss Tortora è da ascriversi nella guerra tra clan per prendere il controllo delle attività illecite ad Acerra.

Per i Carabinieri, i tre arrestati di oggi avevano procurato armi e telefoni cellulari utilizzati durante l’agguato. Le indagini odierne, invece, hanno permesso agli inquirenti di accertare il ruolo giocato dai tre arrestati nell’omicidio di Tortora. Stando a quanto emerso dall’attività investigativa, Antonio Annunziata e Vincenzo Bastelli, subito dopo l’omicidio, si sono occupati del sostentamento economico dei due killer sino al loro arresto; Gennaro Pacilio, invece, non solo ha fornito la pistola utilizzata per il delitto, ma ha partecipato anche ai sopralluoghi antecedenti l’omicidio.

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