Razzismo ai tempi del coronavirus. Ad Acerra un uomo di 65 anni è stato respinto da un commerciante mentre tentava di fare la spesa. La vicenda è avvenuta in un minimarket su corso Italia, il corso principale della città a nord di Napoli. A darne notizia Ilmediano.it.
Acerra, cacciato dal commerciante perché parente di un contagio da coronavirus
A un cliente è stato impedito di entrare nel market per fare la spesa. La colpa? Essere zio di un operatore sociosanitario che è rimasto contagiato dal coronavirus. Davanti al divieto, l’uomo ha cercato di spiegare che non ha avuto contatti col nipote negli ultimi tempi e che non ha alcun sintomo da Covid-19. Il commerciante però non ne ha voluto sapere e gli ha impedito l’accesso invitando a fare ritorno a casa.
Vittima di un assurdo caso di discriminazione, lo zio dell’operatore socio-sanitario ha firmato e consegnato una denuncia indirizzata al prefetto di Napoli, al sindaco di Acerra e alla polizia municipale. La denuncia è stata sottoscritta anche da alcuni ambientalisti della zona, che hanno deciso di sostenere la causa dell’uomo cacciato dal market.
Non è il primo episodio di “razzismo” da coronavirus. Pochi giorni fa, sempre ad Acerra, un gruppo di residenti del rione Sant’Anna ha protestato contro la presenza di una ragazza positiva al coronavirus nel quartiere. I manifestanti rovesciarono alcuni bidoni in strada tanto che fu necessario l’intervento della Polizia di Stato.