Addio a Lina Wertmüller: chi era, età, causa morte, marito, premi della regista

Addio a Lina Wertmüller: aveva 93 anni. Regista, sceneggiatrice e scrittrice italiana, è stata la prima donna nella storia ad essere candidata all’Oscar per la migliore regia, per il film “Pasqualino Settebellezze”, nella cerimonia del 1977. Le è stato riconosciuto l’Oscar onorario nel 2020.

Addio a Lina Wertmüller: chi era, età, causa morte

Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von Braueich, nota comunemente come Lina Wertmüller, è nata a Roma il 14 agosto 1928, sotto il segno del Leone. Oggi si è spenta all’età di 93 anni. Ancora non sono note le cause della morte.

Suo padre Federico era un avvocato antifascista originario di Palazzolo San Gervasio, in provincia di Potenza, ma vive insieme alla famiglia a Roma dove Lina studia. È amica e compagna di classe di Flora Carabella, futura moglie di Marcello Mastroianni che la introdurrà, a soli 17 anni, nel mondo dello spettacolo.

Lina Wertmüller: marito, figli

Nel 1965 si lega sentimentalmente con il pittore, scenografo e scrittore Enrico Job, con il quale trascorre insieme ben 44 anni della sua vita. Dalla loro unione, è nata una figlia: Maria Zulima.

Lina Wertmüller: carriera, premi della regista

Ha avuto una brillante carriera: negli anni ’70, inizia la collaborazione con Giancarlo Giannini e Mariangela Melato, protagonisti indiscussi di film destinati a diventare dei veri e propri cult come “Mimì metallurgico ferito nell’onore” (1972) e “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” (1974).

E’ stata infatti la prima donna nella storia ad essere candidata all’Oscar come migliore regista, per il film “Pasqualino Settebellezze”, nel 1977, che ottiene ben 4 nomination all’Oscar, tra cui quella per la miglior regia e il miglior attore.

Negli anni ’80 ,dirige solo 5 film, tra cui “Scherzo del destino in agguato dietro l’angolo come un brigante da strada” in cui tratta il tema del terrorismo con una certa leggerezza. Nel 1986, inaugura la stagione lirica del Teatro di San Carlo di Napoli con la “Carmen”, trasmessa in diretta su Raiuno. Nel 1992, raggiunge elevati incassi al botteghino con “Io speriamo che me la cavo” e con Paolo Villaggio.

Gli ultimi suoi lavori per il cinema sono “Ferdinando e Carolina” (1999) e “Peperoni ripieni e pesci in faccia” (2004) con Sophia Loren, mentre per la televisione gira “Francesca e Nunziata” e “Mannaggia alla miseria” che va in onda nel 2010 su Raiuno. Sempre in quello stesso anno, riceve il David di Donatello alla carriera e nel 2015 la cittadinanza onoraria della città di Napoli, conferita dal sindaco Luigi de Magistris.

Nel 2020, le viene assegnato il premio Oscar alla carriera.

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