Percorrendo la strada dei megastore – così com’è chiamata la Cantariello, arteria che conduce ai grandi centri commerciali di Ikea, Leroy Merlin, Globo, Multibit, Decathlon e Mediaworld – qualcuno si sarà illuso: finalmente la ripuliscono. Invece no. La spazzatura è ancora tutta lì. All’ingresso del campo rom e oltre.
In questi giorni e fino a fine settimana alcuni operai sono impegnati per conto della regione Campania in una bonifica che riguarda, però, solo una parte dell’asse viario, quello che sarà interessato da alcuni lavori. Tutto il resto è lasciato all’incuria e al degrado. Materassi, divani, sedie, vecchi giocattoli, sacchetti dov’è contenuto di tutto, si accumulano sul ciglio della carreggiata. Una bomba ecologica pronta ad essere data alle fiamme.
Una situazione non nuova che viene denunciata ciclicamente. Così come ciclicamente sono rilanciate le idee su una possibile delocalizzazione del campo rom. Addirittura due i progetti pronti a partire dopo l’ultimo censimento: uno con i fondi della prefettura, l’altro con il coinvolgimento di privati. Nella tendopoli – dove recentemente ha fatto visita anche l’arcivescovo di Napoli Domenico Battaglia – attualmente vivono circa 80 persone tra cui diversi bambini. Al posto del campo rom, dovrebbe sorgere un nuovo parco. Nulla, però, si è ancora fatto. A vincere il braccio di ferro tra enti: Il Covid che ha messo in pausa tutto.