Si allarga l’inchiesta sulla rapina commessa per coprire una presunta storia di abusi sessuali e ricatti che vede tutt’oggi indagati due frati. Nella mattinata odierna, i Carabinieri della Stazione di Afragola hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli Nord per tre soggetti. Per un individuo è scattato il carcere, mentre per altre due persone gli arresti domiciliari. Tutti sono gravemente indiziati del reato di rapina aggravata in concorso.
Afragola, rapina per nascondere gli abusi sessuali dei prelati: altri tre arresti
L’indagine ha avuto origine a seguito dell’esecuzione, nel luglio 2024, di misure cautelari nei confronti di cinque persone, tra cui i prelati Domenico Silvestro e Nicola Gildi del Santuario Santa Maria Occorrevole di Piedimonte Matese. Questi ultimi erano accusati di aver commissionato una rapina ai danni di due uomini residenti ad Afragola, al fine di recuperare immagini e chat a sfondo sessuale presenti nei loro telefoni cellulari. Tali contenuti riguardavano episodi avvenuti quando uno dei frati prestava servizio presso la Basilica di Sant’Antonio da Padova in Afragola.
Le indagini, condotte anche attraverso strumenti tecnici, hanno permesso di identificare ulteriori soggetti coinvolti nella rapina e di svelare tentativi di ostacolare l’identificazione dei responsabili, inclusi tentativi di corruzione mediante offerte di denaro ai familiari di alcuni degli arrestati. Intercettazioni ambientali in carcere, durante i colloqui tra i rapinatori e i loro familiari, hanno fornito elementi chiave per comprendere il contesto in cui è maturata la rapina e per confermare il movente legato alla sottrazione dei dispositivi contenenti prove compromettenti. Da ricordare, però, che lo scorso settembre, i due frati arrestati sono stati scarcerati: Domenico Silvestro è indagato a piede libero, mentre Gildi è agli arresti domiciliari.