Agguato a Calvizzano, l’Antimafia indaga tra le frequentazioni dell’idraulico

CALVIZZANO. E’ stato ucciso come un boss il 40enne Ferdinando Pecchia, residente a Marano, freddato questa sera all’interno del bar Rumba di via Nenni nella zona delle Cooperative. La vittima, poco dopo le ore 20, stava giocando alle slot machine, quando il killer è entrato all’interno con un casco – mentre il complice lo attendeva fuori a bordo di una moto – e l’ha colpito alle spalle con 4 proiettili. Inutile l’arrivo dei sanitari del 118 che hanno potuto solo constatare il decesso dell’uomo. Il bar, che ha cambiato gestione da qualche mese, si trova vicino casa della sua famiglia ed al momento dell’agguato non c’erano molti clienti.

Pecchia era padre di 3 figli e lavorava come idraulico. Qualche anno fa è stato coinvolto in un sinistro stradale mortale e per questo aveva un precedente. I familiari – i genitori erano alla processione del Corpus Domini quando hanno ricevuto la terribile notizia – sono considerati da tutti persone tranquille e senza macchia. Tra i parenti c’è anche un appartenente alle forze dell’ordine. A quanto pare, però, il 40enne dopo la recente separazione con la moglie sarebbe entrato in un brutto giro, secondo indiscrezioni persone pericolose che potrebbero essere legate alla criminalità organizzata locale. L’Antimafia, infatti, lo avrebbe segnalato ed avrebbe puntato gli occhi su di lui. Al momento si resta però nel campo delle ipotesi e gli investigatori non escludono nessuna pista. Sul delitto indagano i carabinieri della Compagnia di Giugliano, diretti dal capitano Antonio De Lise, coordinati dalla Dda di Napoli.

Da registrare anche attimi di tensione sul posto con alcune persone che hanno minacciato pesantemente la stampa e solo l’intervento dei militari dell’Arma ha evitato il peggio.

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