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Agguato a Giugliano, la ricostruzione: ieri la rissa, oggi la sparatoria

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Giugliano. Una rissa la sera precedente, poi oggi l’aggressione. E’ la prima ricostruzione su quanto avvenuto questo pomeriggio in via Licoda. In ospedale è finito Arturo G., 54enne, noto in città come “Cavallo pazzo”. Ieri sera, infatti, i carabinieri della locale compagnia erano intervenuti in via Toma (traversa di via San Vito) per una rissa condominiale scoppiata per motivi familiari.

Le persone coinvolte, in 7 tra cui l’uomo aggredito oggi, erano state denunciate a piede libero dai militari dell’arma in attesa dell’intervento dell’autorità giudiziaria. Oggi, dunque, il “secondo round”. L’uomo sarebbe stato accerchiato mentre si trovava a bordo della sua Nissan Micra a Licoda e colpito con mazze. Qualcuno ha anche esploso un colpo di pistola, come confermato dal bossolo rinvenuto dalla Scientifica sull’asfalto. “Cavallo pazzo”, ferito e sanguinante, è però riuscito a fuggire imboccando via Vittorio Veneto, passando tra le luminarie di piazza Gramsci e rifugiandosi dalla Polizia Municipale presso la sede dei servizi sociali in via Aniello Palumbo. Lì è stato prelevato da un’ambulanza e condotto in ospedale al San Giuliano di Giugliano per essere medicato.

E’ rimasto ferito ad un orecchio ma non dal colpo d’arma da fuoco, oltre a diverse contusioni dovute al pestaggio. Non è grave. Alla base di quanto avvenuto oggi in via Licoda, quindi, ci sarebbero motivi familiari e/o condominiali. Sul caso indaga la Polizia di Stato che sta provando a ricostruire la dinamica di quella che sembra, secondo una prima ricostruzione, una spedizione punitiva che segue l’episodio di ieri.

 

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