“Candidatura Hugo Maradona? Una strumentalizzazione, mi sembra solo un voler affascinare rispetto al tifo “ – lo ha detto la candidata sindaca Alessandra Clemente, ospite del format di TeleClubItalia “Campania Oggi”. “Sono anche io una tifosa sfegatata del calcio Napoli e una donna – ha aggiunto l’ormai ex assessora – che ha in Maradona un grandissimo esempio di campione. Siamo la giunta – ha ricordato – che ha dato la cittadinanza onoraria a Maradona e ricordo i brividi di quella cerimonia. Abbiamo dato il nome allo stadio di Armando Maradona, ma queste sono cose che devono appartenere a tutti. Non credo che possono appartenere a un candidato di centro-destra o di centro-sinistra. Quella di Hugo Maradona è una candidatura presentata fuori allo stadio e che si sta accompagnando del volto di Diego Armando Maradona. Mi sembra una strumentalizzazione di una persona che va rispettata”.
Alessandra Clemente a Teleclubitalia: “No a dialogo con Bassolino”
Sulle notizie di un dialogo di Bassolino con forze legate all’area DeMa chiarisce: “Mi risulta molto difficile che delle proposte politiche che hanno fatto della discontinuità con De magistris e quindi del giudizio molto severo nei suoi confronti ora intravedano in quelle persone che hanno fatto parte della maggioranza un punto di riferimento. Credo di aver guadagnato coerenza. Io faccio parte di un’esperienza che deve imparare dagli errori, ma che soprattutto rivendica le cose bellissime fatte e rivendita soprattutto l’impegno: quello di esserci stati in questa città, aver difeso i diritti civili, aver difeso la reputazione della città, aver affidato la città persone con le mani e con i volti puliti. Persone che ora sono alle prese con quello che deve essere un progetto di crescita ed evoluzione, un progetto che ha voglia di continuare a fare insieme a persone nuove e soprattutto insieme a chi è un punto di riferimento indiscusso per le battaglie legate a temi cruciali come ambiente, sanità, scuola”.
“Sono sono certa che la composizione delle liste del 27 agosto potrà ancora riservare delle sorprese. Io ora sono molto concentrata sul programma. Stiamo conquistando quartiere per quartiere la fiducia delle persone attraverso un patto di cui saranno garanti tre persone. Tre figure autonome e autorevoli che presenterò e che dovranno essere severi e rigidi per l’attuazione del programma per Napoli”.
Dimissioni
Poi sugli attacchi ricevuti prima di presentare le dimissioni da assessora, risponde: “La prima qualità di un sindaco deve essere fare ciò che si dice. Sono stata circondata da persone come Maresca che ha detto che sarebbe stato un candidato civico poi invece del progetto civico si è portato il carroccio della lega o da Manfredi che ha detto che avrebbe portato il patto per Napoli poi in realtà quelle che sono arrivate sono delle risorse dovute. Io faccio della verità e della coerenza l’arma vincente della mia campagna elettorale. Già nel 2016 quando mi sono candidata consigliera comunale e ho maturato 5mila preferenze e sono stata la prima eletta della mia coalizione, con grande gioia mi sono dimessa. Non è atto dovuto, ma fa parte delle regole non scritte della politica e delle persone per bene. A chi ha voluto fare strumentalizzazione di questa tematica con grande serenità ho detto: “lo farò come l’ho fatto già e lo farò quando verranno presentate le liste e ci sarà la data del voto”. E l’ho fatto all’indomani di quello che è stato il mio principale impegno giorno e notte come amministratrice ovvero quello di far partire i lavori della galleria della Vittoria. E quindi dall’indomani poteva partire il mio impegno per una delle pagine più belle della vita della nostra città: la prossima amministrazione comunale a capo di una coalizione che mi sostiene per una campagna elettorale differente, e cioè fatta dal programma e dalle persone che si mettono insieme per il programma e non invece – come negli altri schieramenti sto vedendo – persone che si mettono insieme per la forza del potere”.
Risultati amministrativi
“Il mio grande punto di forza è la conoscenza della macchina amministrativa. Credo che il sindaco debba conoscere in primo luogo la sua azienda, la sua casa, Palazzo San Giacomo, le partecipate. Oggi mi presento come sindaco perché ho individuato nel programma come fare ciò che ancora non si è fatto, come migliorare ancora di più la città. Ho iniziato ad impegnarmi da giovanissima anche come cura per la mia rabbia e per il mio dolore e ho voluto e credo fortemente di far parte di una generazione che ha diritto ad essere la prima generazione a vivere senza camorra. Ma come lo facciamo? Lo facciamo attraverso la politica con la “P” maiuscola e quindi: aprire asili nido nei quartieri dove non ci sono, recuperare campetti di basket abbandonati dove c’è il degrado, lavoro.
“La cosa di cui vado più fiera – afferma a TeleClubItalia – è aver restituito la galleria Principe di Napoli alla città: un luogo che era chiuso e che oggi è un vero e proprio cantiere di attività artigianali, di attività di inclusione, di cultura come il Museo Archeologico Nazionale. A questo si aggiunge l’aver aperto in quartieri come Pianura, il Rione Traiano, Ponticelli luoghi per i giovani. Napoli deve essere la città protagonista per i sogni dei suoi figli. Ed è per questo che “Fare Napoli” è il mio slogan perché questo programma non deve essere il mio programma come sindaco di una coalizione ma deve essere il programma di tutti i napoletani”.
Progetti per Napoli
“Il mio obiettivo – conclude – sarà quello restituire il mare ai quartieri che sono bagnati dal mare. Penso all’ area Flegrea, a Bagnoli, al lungomare di Napoli o a San Giovanni a Teduccio. Abbiamo l’esigenza di far crescere la città e tutto ciò che è bagnato dal mare deve diventare vita, cultura, lavoro, opportunità. Il mare è sicuramente ciò che più mi emoziona come napoletana e che più anche mi fa rimboccare le maniche”.