Allarme Morbillo in Italia, oltre 1300 casi dall’inizio dell’anno

Allarme epidemico in Campania e nel resto d’Italia. In numerose Regioni è in corso una vera e preoccupante epidemia di morbillo, con giustificato allarme per le possibili e temibili complicanze della infezione. Si contano dall’inizio dell’anno oltre 1300 casi con un aumento complessivo del 230% delle diagnosi rispetto agli stesi mesi del 2016.

Le complicazioni del morbillo sono relativamente comuni e vanno da lievi, come la diarrea, a gravi, come la polmonite (o polmonite diretta virale o polmonite batterica secondaria), la bronchite (sia bronchite virale diretta o bronchite batterica secondaria), l’otite media, e con un tasso inferiore l’encefalite acuta e le ulcere corneali (che portano a cicatrici corneali). Si riscontrano complicanze generalmente più gravi negli adulti che contraggono il virus. Nel 1920 il tasso di mortalità per la polmonite a seguito del morbillo fu di circa il 30%.

Per interrompere la circolazione del virus del morbillo in una comunità, è necessario superare l’obiettivo di vaccinare almeno  il 90 % della popolazione. Con tale incidenza della profilassi anche i non vaccinati risultano protetti indirettamente.

Il morbillo è tra le malattie infettive a più elevata contagiosità, ogni persona malata può infettarne tantissime. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, in considerazione della  elevata contagiosità della malattia ha fissato l’obiettivo della eliminazione del morbillo. La  vaccinazione viene offerta gratuitamente a tutte le persone che non abbiano avuto la malattia, in tutte le fasce di età.

Tutti coloro che accedono ai centri vaccinali per qualunque motivo, ricevono l’offerta della vaccinazione antimorbillo, in particolare donne in età fertile, lavoratori, categorie a rischio per patologia, operatori sanitari.

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