Altro che Terra dei Fuochi. In Veneto l’acqua è avvelenata ma in pochi lo sanno

Altro che Terra dei Fuochi, lo scandalo che coinvolge alcune zone della regione veneto è molto più grave ed è soprattutto comprovato. La vicenda che è nota ormai da anni è stata portata alla luce ieri da Le Iene in un servizio andato in onda su Italia1. In alcuni centri del Nord Est a causa di scarichi industriali nocivi le percentuali di Pfas presenti nell’acqua starebbero facendo una vera e propria strage. Creando problemi tra le donne incinte e ai bambini.

La vicenda è sotto i riflettori della regione e del parlamento perché sono tre le provincie coinvolte e ben 28 i comuni la cui falda è contaminata. Comuni dove vi è una alta percentuale di aziende agricole che utilizzano questa stessa acqua inquinata e che producono alimenti che finiscono sulle nostre tavole.

A differenza della Terra dei Fuochi dove non è stato mai di fatto provato il rischio per la salute mangiando prodotti agricoli coltivati in Campania, in questo caso le analisi dimostrano chiaramente la presenza di Pfas ad alti livelli nei prodotti, negli esseri umani e soprattutto nell’acqua.

La principale accusata di questo scandalo ambientale è una azienda, la Miteni proprio ieri visitata ancora una volta dai Noe. La Regione Veneto intanto ha fornito dei filtri speciali agli abitanti dei comuni coinvolti da installare nei rubinetti ma intanto i prodotti di quelle zone arrivano sulle nostre tavole da mesi senza che nessun polverone mediatico si sia alzato come nel caso della terra dei fuochi. Qui l’inquinamento come dicevano è certo ed accertato però fa notizia solo sui giornali locali.

 

 

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