Anche il centrodestra scalda i motori in vista dell’appuntamento elettorale del 2015. A parlare di idee, programmi e probabili candidature è Biagio Chianese, per tutti “Ginetto”, 40 anni, dirigente della Lep (società per la pubblica illuminazione), da qualche mese commissario cittadino di Forza Italia e indicato, da più parti, come uno dei papabili alla poltrona di sindaco di Mugnano. “Una candidatura a sindaco della città? Non sarò certo io spingere in tal senso, soprattutto se questa opzione non sarà gradita a tutti – tiene a chiarire l’esponente forzista – Quel che conta, adesso, è ragionare con tutti per costruire una futura coalizione di governo, pensare ai programmi e non agli uomini; le ambizioni, le eventuali velleità personali devono passare necessariamente in secondo piano. Occorre mettere da parte i rancori, le invidie e le idiosincrasie personali. In questo momento occorre ragionare con tutti e senza preclusioni di sorta. Se non riusciremo a trovare l’accordo sul nome del candidato sindaco, si potrà tranquillamente ricorrere allo strumento delle primarie”.
Ragionare con tutti, anche con i partiti del centro sinistra e finanche con l’ala più movimentista presente in città?
“Il patto del Nazareno sta tenendo anche a livello nazionale, non vedo perché non dovrebbe funzionare anche a livello locale. Potremmo tranquillamente trovare una sintesi, un’unione su tre, quattro punti da portare avanti per il bene della città. Tra i nostri interlocutori, oltre ai partiti che orbitano nell’alveo del centrodestra, mi riferisco al Nuovo centrodestra, a Fratelli d’Italia, ci sarà sicuramente l’Ump, l’Udc, ma anche il Pd, Sel, i rappresentanti dei comitati e chiunque altro uscirà allo scoperto e si identificherà in una sigla ufficiale. A settembre mi farò promotore di un incontro per sondare il terreno e tentare di mettere insieme le energie e le forze migliori di Mugnano. Per dicembre dovremo avere le idee chiare sulla coalizione che dovrà presentarsi agli elettori”.
Al tavolo delle trattative porterete, fin da subito, le vostre idee. Quali sono i punti cardine della vostra proposta politica?
“Soltanto quattro assessori, di provata capacità tecnica e professionale, dovranno affiancare il futuro sindaco. Mugnano è un comune relativamente piccolo e quattro persone sono più che sufficienti. Bisogna riprendere, poi, il discorso sul parco agricolo, l’ultimo polmone verde della città. Attraverso il varo del nuovo Puc, si dovranno fissare alcuni paletti, porre dei vincoli su cosa realizzare e in quale area. Noi pensiamo che quella zona, in parte di proprietà privata e in parte pubblica, possa accogliere aziende del settore agrituristico, orti sociali e altre iniziative tese al rispetto della natura e dell’ambiente ma che, contemporaneamente, possano rappresentare anche un’opportunità di sviluppo per il territorio. Senza contare gli spazi verdi, come accaduto nel comune di Villaricca, che dovranno essere a totale appannaggio dei cittadini. Sarà importante rilanciare il mercato ittico e per farlo occorrerà responsabilizzare i concessionari: dovranno iniziare a ragionare da imprenditori veri, pensando alla grande e giocando di squadra, anche attraverso la costituzione di un consorzio, per poter fare un salto di qualità e garantire o tentare di incrementare gli attuali livelli occupazionali. E ancora: bisogna puntare sull’artigianato locale, far emergere il sommerso, soprattutto del settore calzaturiero. Infine il potenziamento dell’area fiera, con la contestuale realizzazione di un ristorante specializzato nella preparazione di pietanze a base di pesce e che possa quindi lavorare in sinergia con il vicino mercato ittico. Servirà in tal senso un’importante operazione di marketing e sgravi fiscali per chi assorbirà forze lavorative del territorio”.
Torniamo a parlare di politica, ma soprattutto di nomi per il ruolo di candidato sindaco. Da tempo circolano, oltre al suo, quelli di Daniele Palumbo, Luigi Sarnataro, Mario Mauriello, Giovanni Porcelli, Enzo Massarelli, Mauro Romualdo, Egidio Giordano e tanti altri. Qualcuno ha fatto anche il nome dell’ex sindaco Maurizio Maturo. Che idea si è fatto?
“Se scendesse in campo Maurizio, lo dico sia a titolo personale che a nome del partito, non potremmo non esserne felici. Il valore umano, l’esperienza, le capacità di Maurizio Maturo sono ben note a tutti. Maurizio, così come Pino Imperatore e Pasquale Bove, è una risorsa importantissima per la nostra città. A Mugnano potremmo tirar fuori una squadra di altissimo livello, se queste persone si mettessero in gioco e se a loro fosse data la possibilità di lavorare in serenità. Contestualmente, si dovrebbe puntare, e sarà questa un’altra delle nostre proposte in sede di confronto con le altre forze politiche, alla valorizzazione delle risorse umane interne al Comune. Abbiamo professionalità di alto livello, soprattutto nel settore tecnico e in quello economico-finanziario, eppure il nostro Comune, pur potendoselo permettere, è ancora sprovvisto di un’area dirigenziale”.
L’ultima domanda è sul commissario prefettizio. Come valuta il suo operato?
“Il commissario straordinario sta gestendo l’ordinario e tentando di trovare soluzioni importanti e definitive per questioni annose come quella della Munianum spa e della Poseidon. Ormai su queste vicende bisogna mettere un punto e ripartire. Un maggior coinvolgimento della cittadinanza e delle forze politiche sarebbe invece auspicabile per altre tematiche, mi riferisco in particolare a quelle relative ai tributi comunali”.